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PUNTI DI SVISTA – Napoli-Genoa e i gemellaggi tra tifoserie, giusti o sbagliati?
In Italia 60 milioni di CT, il calcio da sempre unisce e divide l'opinione pubblica. Noi di Calcionapoli1926.it commenteremo una notizia, un fatto o un accadimento visto da prospettive opposte, con Giuseppe Canetti e Tony Sarnataro.
Domenica ci sarà Napoli-Genoa, e la mente di tutti, quando si parla di questa partita, non può che tornare sul lungo gemellaggio tra le tifoserie di queste due squadre che per anni le ha viste unite. Più in generale sono tanti i gemellaggi tra tifoserie nel mondo del calcio che fanno da contraltare alle diverse rivalità calcistiche tra gruppi ultras. Giusti o sbagliati questi gemellaggi?
Gemellaggi sì, gemellaggi no? Dipende dalla visione di calcio che uno ha. Innanzitutto, bisogna dire che chi ama la componente romantica dello sport non può non essere favorevole ai gemellaggi e non può non essere appassionato delle storie che vi sono dietro questi particolari sodalizi. In secondo luogo, come ben sappiamo, tra i principi primari dello sport ci sono l'aggregazione, il fair play, la condivisione: tutti valori presenti, sia a livello teorico che pratico, nei gemellaggi tra due o più tifoserie.
Proprio riferendoci alla condivisione, come dimenticare la bellissima festa che vide protagonisti i supporters di Genoa e Napoli quando le due squadre vennero entrambe promosse in A dopo lo 0-0 a Marassi!? Roba da brividi, che fa solo bene al mondo del pallone. Magari accadesse più spesso.
Insomma, i gemellaggi sono un qualcosa di affascinante e non presentano elementi negativi o che vadano contro i principi dello sport. Anzi, il loro merito è proprio quello di promuovere un importante messaggio di unità.
Secondo l'opinione di chi scrive l'idea del gemellaggio tra tifoserie è assolutamente inopportuna, ma non contraria all'amicizia tra tifoserie, tutt'altro. É opportuno sottolineare come il calcio dovrebbe essere rispetto, amicizia e lealtà. Fermo restando che le rivalità sono alla base del calcio, altrimenti non ci sarebbe folklore, ironia e animosità come può esserlo uno sfottò tra club rivali. Ma i gemellaggi sono una forzatura dei quali si può fare volentieri a meno.
Tanti sono i gemellaggi in Italia e in Europa. Il Napoli era storicamente gemellato con la Roma e come detto più di recente col Genoa. L'esempio forse più clamoroso di gemellaggio tra tifoserie in Italia ancora in atto, perché l'unico tra due big del campionato, è quello tra Lazio e Inter. Un gemellaggio che è proseguito nel corso degli anni oltre la finale di Parigi di Coppa Uefa nel '98, oltre il 5 maggio 2002, oltre lo spareggio-Champions del 2018 e tanti calciatori scippati dai nerazzurri ai biancocelesti negli ultimi anni. Ebbene, non è difficile, durante le gare tra queste due squadre, ascoltare cori a favore... degli avversari mentre i giocatori sono in campo! Cioè non è difficile ascoltare, durante un Lazio-Inter, tifosi biancocelesti inneggiare all'Inter mentre si gioca la partita. Perché?
Per quale motivo logico un tifoso della Lazio o del Napoli, durante una gara contro l'Inter o il Genoa, deve cantare cori a favore dei rivali, favorendoli indirettamente? Non ha senso! Ciò reca solo svantaggi alla propria squadra. Così come questa presunta amicizia tra mondi ultras, che sfocia nel "tarallucci e vino" quando si vede una partita tra squadre gemellate. "Se proprio dobbiamo perdere con qualcuno...". Ma perché? I tre punti sono uguali contro tutti, con il Genoa o con la Juve! Sempre tre punti sono, non esistono rapporti privilegiati con nessuno. Gemellaggio tra tifoserie? No, grazie.
Caro lettore, dopo aver letto l’articolo, sei d’accordo con Canetti, Sarnataro o hanno preso una SVISTA entrambi?
A cura di GIUSEPPE CANETTI e TONY SARNATARO
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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