In Italia 60 milioni di CT, il calcio da sempre unisce e divide l'opinione pubblica. Noi di calcionapoli1926.it, commenteremo una notizia un fatto un accadimento visto da prospettive opposte, con Giuseppe Canetti e Tony Sarnataro.
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PUNTI DI SVISTA – Mertens al centro dell’attacco, basta solo lui per il futuro?
Dries Mertens è sempre più al centro dell'attacco del Napoli: può essere ancora l'attaccante su cui basare il futuro del Napoli?
Dries Mertens è sempre più al centro dell'attacco del Napoli. Motivo principale è l'infortunio capitato ad Osimhen, che gli ha spalancato le porte della titolarità dopo un inizio di stagione complicato per il belga alle prese, a sua volta, con un infortunio. Ma dopo il KO del nigeriano Spalletti non ha avuto dubbi ad affidare a lui il ruolo di attaccante relegando in panchina Petagna o altre soluzioni "estreme" come il falso nueve. Mertens guiderà ancora a lungo l'attacco azzurro, ma quanto a lungo? Giusto rinnovargli il contrattoe puntare su di lui in futuro?
Pensiero Canetti: Mertens al centro del progetto, rinnovo a vita
Ne abbiamo sentite di ogni in questo inizio stagione: MLS, Belgio, Eredivise. Poi la risposta è arrivata sul campo. E che risposta dopo quel gol alla Lazio: "Io resto qui". È Dries l'esempio da seguire in casa partenopea, uno spiraglio di passione e serietà in un calcio disamorato e ostaggio di agenti ciarlatani. Rinnovo a vita per Ciro Mertens.
E non solo per una questione sentimentale. Bensì perché l'attaccante belga è ancora in condizione di essere un punto fermo nel progetto. Probabilmente potrebbe esserlo fino a quarant'anni, come Ibrahimovic, come Di Natale o tanti altri giocatori che si sono espressi al massimo delle proprie potenzialità fino ad età avanzata. Se non da titolare fisso, sicuramente da prima alternativa. Perché rischiare di perderlo?
Ovvio che il Napoli dovrà anche guardare in prospettiva futura, ma dovrà farlo con logica. E la logica, secondo chi scrive, vuole che Mertens resti all'ombra del Vesuvio ancora a lungo. Se il club azzurro dovesse farsi scappare il suo miglior marcatore della storia, nonché leader dello spogliatoio, commetterebbe un errore senza precedenti.
Pensiero Sarnataro: rinnovo di Mertens ok ma non rappresenta il futuro
Che Dries Mertens faccia ancora la differenza è sotto gli occhi di tutti. Basta guardare le reti e prestazioni offerte tra Lazio e Sassuolo. 3 gol in 4 giorni e 2 match. Mettendo a tacere chi lo considerava ormai inutile, bollito, da pensione. Mertens è ancora decisivo e probabilmente lo sarà per tutta la stagione. Ma da qui a considerarlo l'attaccante del futuro, colui su cui puntare nei prossimi anni, ce ne passa. Il rinnovo ci sta tutto, senza farne però un perno imprescindibile della rosa.
Prima di tutto va rinnovato per una questione affettiva: si tratta del miglior marcatore della storia azzurra. Lui ormai è legatissimo a Napoli, e più volte ha espresso la sua volontà di restare. "Sto qui, resto qui: dove vado sennò? Questa città è bellissima, sarà doloroso un giorno lasciarla", ha detto più volte il folletto belga. Anche suo figlio, in arrivo a fine inverno, nascerà a Napoli. Dries è diventato "Ciro", un napoletano d'adozione. E nonostante abbia 34 primavere ha già dimostrato quanto può dare ancora a questa maglia.
Farne però un elemento su cui si basa il futuro e il progetto non è la scelta più saggia da fare. L'età inizia a farsi sentire, così come gli acciacchi. Potrebbe rappresentare la seconda o terza scelta, colui a cui affidarsi quando c'è qualche difficoltà oltre ad essere un leader e figura di riferimento nello spogliatoio. Qualora però la società dovesse decidere di fare altre scelte, sacrificando il belga, non ci sentiamo di condannare un suo eventuale addio. Il valore affettivo c'è e ci sarà sempre, ma dovendo fare scelte di business (come si dice oggi), il suo sacrificio per proseguire il progetto tecnico non è impensabile come potrebbe essere il mancato rinnovo di Insigne o altre cessioni eccellenti di qualche altro titolarissimo.
E dunque il consiglio è quello di intervenire sul mercato. Sì al rinforzare l'attacco, già a gennaio considerando l'infortunio di Osimhen. Prendendo un nuovo calciatore che potrebbe fare oggi il titolare e domani la riserva di Victor. Magari cedendo Petagna, e infine far rinnovare Mertens che resterebbe come seconda/terza alternativa in un attacco super esplosivo.
Caro lettore, dopo aver letto l’articolo, sei d’accordo con Canetti, Sarnataro o hanno preso una SVISTA entrambi?
A cura di GIUSEPPE CANETTI e TONY SARNATARO
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