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PUNTI DI SVISTA – Ospina o Meret, l’eterno dualismo della porta azzurra. Chi deve giocare?
In Italia 60 milioni di CT, il calcio da sempre unisce e divide l'opinione pubblica. Noi di calcionapoli1926.it, commenteremo una notizia un fatto un accadimento visto da prospettive opposte, con Giuseppe Canetti e Tony Sarnataro.
Dopo 16 partite ufficiali, tra campionato ed Europa League, il bilancio recita: Ospina, 11 presenze e 5 gol subiti; Meret, 5 presenze e 5 gol subiti. Ma, a prescindere dai numeri, chi merita di essere il titolare?
Premessa: probabilmente, visto il fresco ingaggio di Meret, nel 2018 fu commesso un errore societario acquistando un altro portiere di altissimo livello come Ospina (seppur per sostituire Alex infortunato seriamente). In ogni caso, oggi la situazione è questa: il colombiano merita di giocare titolare perché più funzionale alla squadra rispetto all'ex Udinese. Come si può affermare ciò? Non è il sottoscritto a farlo, bensì coloro i quali in questi due anni hanno deciso di affidargli (nella maggior parte dei casi) le chiavi della porta azzurra.
La scelta, di Gattuso prima e Spalletti poi, è un chiaro messaggio: al calcio del Napoli serve Ospina e non Meret. Questo perché il bagaglio del colombiano annovera parate feline, ma anche tanta sapienza calcistica, dispensata facendo sfoggio di una tecnica piuttosto rara per un estremo difensore. L'abilità del sudamericano nel far ripartire l'azione dal basso è sicuramente determinante nell'analisi. Al contempo, però, lo sono anche altre caratteristiche, che rendono Ospina una figura importante sia dentro sia fuori dal campo.
David, infatti, dal limite dell'area, guida i difensori ed assiste alle partite con gli occhi di chi ne ha viste tante tra Ligue 1, Premier League, Champions e Mondiali; mentre negli spogliatoi è un vero e proprio leader del gruppo come lo era Pepe Reina. Il tutto si traduce in leadership e carisma, qualità fondamentali (e non accessorie) per chi indossa i guantoni.
Non me ne voglia il giovane e talentuoso (ma anche troppo silenzioso) Meret, ma il rinnovo di Ospina sarebbe cosa giusta e saggia. Soprattutto nell'era Spalletti dove il motto è "uomini forti, destini forti".
Vero, David Ospina si è reso protagonista di una prima parte di stagione di grande impatto, con soli 4 gol subiti in 12 giornate. Formula vincente non si cambia è il mantra. Ancor di più dopo le prestazioni del colombiano. Ma relegare Meret al semplice ruolo di riserva o titolare di coppa, un campione d'Europa dal futuro radioso, è sicuramente uno spreco. Basti ricordare l'investimento fatto per lui tre anni fa. Il giocatore sicuramente non è fortunato. Quando è arrivato al Napoli si fece male al primo allenamento. Quest'anno doveva essere lui il titolare ma un altro KO in ritiro gli ha tolto la porta. Difficile poi cambiare quando le cose girano...
Difficile ma non impossibile, verrebbe da pensare. Perché Meret è un patrimonio che va difeso e merita di giocare. Per una serie di ragioni: è forte, è giovane, è italiano, è un campione d'Europa in carica. Sono sufficienti questi motivi? Così si rischia di perderlo e bruciarlo. Difficile immaginarlo ancora a lungo a Napoli se non dovesse ricevere rassicurazioni sulla titolarità. E il rischio che si tramuti in un grosso, grossissimo rimpianto c'è tutto.
Nulla contro Ospina, ma il colombiano ha una certa età, e non potrà essere il futuro della porta partenopea, a differenza dell'ex SPAL. Inoltre anche lo stile di Ospina non è sempre impeccabile. Insomma anche sul lato tecnico è tutta da dimostrare l'eventuale superiorità dell'ex Arsenal rispetto a Meret. Ci sono poche discussioni: la porta azzurra deve essere di Alex Meret. Oggi e nel futuro. Lasciando all'esperto collega le coppe e qualche presenza saltuaria, come giusto che sia.
Caro lettore, dopo aver letto l’articolo, sei d’accordo con Canetti, Sarnataro o hanno preso una SVISTA entrambi?
A cura di GIUSEPPE CANETTI e TONY SARNATARO
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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