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“Napoli, guardati in faccia e credici” – Dal Granada al Benevento, gli azzurri chiamati alla battaglia!

Giuseppe Canetti

“Ho perso le parole, eppure ce le avevo qua un attimo fa. Dovevo dire cose. Cose che sai…” Tutto tace, nessuna notizia dal fronte del precipizio, dove alloggiano Gattuso, i suoi soldati e gli addetti ai lavori. Con un’infermeria molto...

“Ho perso le parole, eppure ce le avevo qua un attimo fa. Dovevo dire cose. Cose che sai...”

Tutto tace, nessuna notizia dal fronte del precipizio, dove alloggiano Gattuso, i suoi soldati e gli addetti ai lavori. Con un’infermeria molto simile a quella di un campo di battaglia. L’unica novità è che la bandiera fissata nel terreno, qualche giorno fa dal colore sbiadito (quasi bianca), ora mostra una cromatura azzurro intenso. Le armi, al momento, sono deposte, ma chi comanda si aspetta altri segnali positivi. I partenopei restano in trincea, in vista del cruciale snodo: Granada, Atalanta, di nuovo Granada e infine Benevento. Un filotto di partite che dirà di più sulla reale stazza degli azzurri, che hanno gonfiato il petto al cospetto di Ronaldo e compagni. La vittoria del Maradona contro la Juventus ha anestetizzato i malcontenti e le critiche, assumendo i caratteri di un vero e proprio armistizio dopo che si era stati a un passo dalla crisi. Tutti per il Napoli e Gattuso, uniti per fronteggiare l'avanzata bianconera. Si è ottenuto un risultato importante, frutto di una notevole voglia di riscatto delle infelici prestazioni nell'andata e ritorno di Coppa contro l’Atalanta e nella anche sfortunata gara del Luigi Ferraris di fronte a un Genoa guidato da Pandev l'Highlander.

Il Napoli alla ricerca della continuità

“Credi, credici un po'. Metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo... Credici un po' di più, di più davvero...”

Ora, il Napoli dovrà confermare di essere più forte delle avversità, cercando di far di necessità virtù. La reazione vista sabato sera non può e non deve essere un gesto di puro istinto: va perseverata. In Europa League si schiererà quel che è rimasto del gruppo, ma altrettanto farà il Granada, compagine che sta attraversando un momento difficile ed ha, come gli azzurri, numerosi calciatori fermi ai box. La partita del Nuevo Estadio de Los Cármenes pretende zero alibi, solo un risultato utile e possibilmente anche convincente. Poi, sarà la volta della trasferta di Bergamo, contro l’armata dei ragazzi di Gasperini. Quello sì sarà un vero esame, che potrebbe influenzare il morale della squadra in vista del ritorno contro gli iberici. Il derby campano con i sanniti chiuderà un febbraio all'insegna del ferro e del fuoco, quello che da un lato potrebbe incendiare l’animo dei partenopei, ma dall'altro potrebbe bruciare tutti gli obiettivi stagionali.

“Napoli, guardati in faccia e dopo credi, credici un po' di più, di più davvero...”

a cura di Giuseppe Canetti

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