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Quando Diego travolse l’Empoli e dichiarò il suo amore per Napoli in mondovisione

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il 23 novembre di 37 anni fa si disputò la prima sfida in assoluto fra le due compagini allo stadio San Paolo

Il Napoli di Garcia ospita l'Empoli di Andreazzoli domenica all'ora di pranzo al Maradona. La gara è valida per la dodicesima giornata del campionato di Serie A. L'avversario è di quelli da prendere con le molle, quelli che rievocano ricordi non proprio positivi, soprattutto al Castellani, vero e proprio fortino per i toscani quando incrociano gli azzurri. Ma al Maradona la storia è diversa, il Napoli ha un tradizione piuttosto favorevole, fatta di 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte.

Napoli-Empoli 86-87, quando Maradona espresse il suo amore per gli azzurri

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L'Empoli si affacciò per la prima volta in Serie A nel 1986-1987. Fu una promozione alquanto rocambolesca, in quanto non conquistata sul campo, ma decisa dalla giustizia sportiva che, nella torrida estate del 1986, revocò la promozione del Vicenza a causa del coinvolgimento nel cosiddetto Secondo Totonero. I toscani arrivarono quarti a un punto dai berici in compagnia della Triestina e avrebbero dovuto disputare uno spareggio con i giuliani per la terza e ultima promozione in Serie A, ma anche la squadra alabardata fu coinvolta nello scandalo, venendo penalizzata di un punto e lasciando dunque via libera ai toscani. Quindi il 23 novembre di 37 anni fa si disputò la prima sfida in assoluto fra le due compagini allo stadio San Paolo. L'Empoli lottò ma fu travolto dalla forza di quella squadra capitanata da Maradona che travolse gli avversari come un'onda alta dieci metri. Il risultato finale fu un 4-0 che mostrò tutta la differenza tecnica fra le due squadre, con gli azzurri lanciati fin da subito alla conquista del primo scudetto della storia azzurra. Diego la sbloccò con uno dei suoi capolavori su punizione al 26°, mostrando alla madre quanto fosse bravo perché il match fu trasmesso in mondovisione. Carnevale spense ogni velleità di rimonta al termine della prima frazione di gioco con un gol di rapina, approfittando di un rimpallo favorevole. Al 67° arriva la doppietta per l'attaccante azzurro con un colpo di testa in tuffo su cross di Giordano. Il risultato finale fu fissato da Bagni al 79° con un preciso fendente che non lasciò scampo a Drago, il portiere ospite che nonostante tutto riuscì a limitare i danni per la propria squadra. Al termine della partita Diego fu intervistato in zona mista dalla Rai e fece una dichiarazione d'amore verso Napoli ancora impressa nella memoria dei tifosi: "Sono felice che mia mamma abbia visto il mio gol e tutta l'Argentina abbia visto la mia squadra, mi sento veramente orgoglioso di essere il capitano del Napoli. Questo è il Napoli che volevo, fin dal primo momento che sono arrivato qui". Parole profetiche. Infatti, a fine stagione gli azzurri si laurearono campioni d'Italia per la prima volta nella loro storia. I toscani, invece, riuscirono nell'impresa di evitare l'immediato ritorno in Serie B conquistando 23 punti, ma dovettero ringraziare di nuovo lo scandalo del Secondo Totonero, in quanto l'Udinese senza il -9 inflitto dalla Giustizia Sportiva avrebbe chiuso davanti ai toscani di un punto, spedendoli di nuovo nel campionato cadetto.

A cura di Domenico D'Ausilio

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