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Quando il Cagliari di Ranieri fece lo sgambetto ai Campioni d’Italia al San Paolo

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Il tecnico romano nel 1990 riuscì a battere gli azzurri all'esordio in casa con lo scudetto cucito sul petto per 1-2
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Sabato alle 18.00 al Maradona si affrontano Napoli e Cagliari nel match valido per la sedicesima giornata del campionato di Serie A. Torna a Fuorigrotta il gradito ex sir Claudio Ranieri, allenatore azzurro per una stagione e mezza dal 1991 al 1992. Il tecnico romano è tornato sulla panchina dei sardi dopo 32 anni, avendo militato in Sardegna dal 1988 al 1991, guidando il club dei Quattro Mori al doppio salto dalla C1 alla A. Quell'impresa gli valse la chiamata del Napoli, privo di Maradona per la prima volta nel 1991-1992, piazzandosi quarto in classifica e qualificandosi in Coppa Uefa. L'avventura azzurra finì con l'esonero nel novembre 1992 con 5 sconfitte nelle prime 9 gare disputate in quella stagione.

Napoli-Cagliari 1990, quando Ranieri fece lo sgambetto ai Campioni d'Italia alla prima al San Paolo

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Il Napoli con lo scudetto cucito sul petto era atteso alla prima al San Paolo nella stagione 1990-1991, dopo aver steccato all'esordio a Lecce con uno scialbo pareggio a reti bianche c'era voglia di riscatto anche senza Maradona in campo. Al suo posto c'era Massimo Mauro con la 10. L'avversario era il Cagliari di Claudio Ranieri che, per ironia della sorte, sarà di nuovo a Fuorigrotta sulla panchina dei sardi contro il Napoli scudettato dopo 33 anni. Il tecnico romano vorrà sicuramente ripetere l'impresa del 1990, quando riuscì a battere gli azzurri all'esordio in casa con lo scudetto cucito sul petto per 1-2. Anche in quell'occasione, il Cagliari di Ranieri era neopromosso. Una coincidenza di fattori allucinante. Dunque, il tecnico romano mise fine ad un'imbattibilità interna che durava da ben 17 mesi. L'ultima sconfitta a Fuorigrotta degli azzurri risaliva addirittura all'aprile 1989, Napoli-Juve 2-4, e dopo aver vinto 16 delle 17 partite interne nella stagione del secondo scudetto nell'89-90. Gli azzurri di Bigon furono sfortunati in quel match. Il tecnico azzurro non poté schierare il Pibe de Oro e si vide costretto a giocare una partita di contenimento dopo l'espulsione di Alemao al 28°. Questo episodio diede coraggio ai sardi che si portarono in vantaggio al 34° con Pasquale Rocco, in posizione di sospetto fuorigioco. Ma Careca pareggiò allo scadere della prima frazione di gioco su rigore. Ma al 69° arrivò la beffa: contropiede sardo e tiro di Daniel Fonseca (al Napoli dal 1992 al 1994) deviato da Corradini, che con una parabola anomala beffa l'incolpevole Giovanni Galli. Gli azzurri in quella stagione si piazzarono al settimo posto (in coabitazione con la Juve) con soli 37 punti, non sufficienti per la qualificazione in Coppa Uefa, mentre i sardi riuscirono a salvarsi, arrivando quint'ultimi con 29 punti.


A cura di Domenico D'Ausilio

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