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Milan in semifinale, Napoli brillante in avvio ma poco concreto: l’analisi tattica

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A fare la differenza l'atteggiamento emotivo, in cui i rossoneri si sono mostrati più maturi e pronti degli azzurri

Napoli-Milan - Il Milan è in semifinale di Champions: uno a uno al Maradona in una partita che premia l'organizzazione difensiva dei rossoneri e il superiore livello di pericolosità nei momenti clutch della doppia sfida. Le contrapposizioni tattiche di Pioli sono state pressoché identiche nel trittico tra campionato e coppa contro gli azzurri. L'unica differenza è da appuntare nel controllo di Osimhen, abbassando il blocco difensivo e tenendo i due centrali in un lavoro di marco e copro ravvicinato. Mediocre, comunque, vista mancanza di profondità, anche l'assistenza sulla figura (palla addosso) del nigeriano che purtroppo in area ha trovato difficoltà nel trovare spazio tra le maglie rossonere, eccetto per il gol nel recupero inoltrato. È stata un'autentica prova di gioco all'italiana del Milan che, a differenza dell'andata, ha svolto una partita di attesa, senza acuti in fase di possesso, abbassando la temperatura del pressing. È stato un 451 compatto, raddoppio sistematico su Kvara, Bennacer a uomo su Lobotka, Leao molto stretto per impedire il gioco interno di Di Lorenzo.

Col Milan Napoli brillante, come a Milano, nei primi venti minuti manovrando agevolmente nella metà campo avversaria

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Tuttavia, pochi i filtranti giusti, nulle le sovrapposizioni interne delle mezzali e numerosi cross imprecisi. Kvara pericoloso in due grandi occasioni, ma è sembrato più solista del solito. Un dominio posizionale che non si è trasformato in vantaggio dinamico e che, anzi, ha dovuto fare i conti per l'ennesima volta all'antidoto Leao in transizione, a cui è bastata una palla persa per ribaltare ottanta metri di campo e servire Giroud a porta vuota. Bisogna ostruire, fare fallo. Errore grave. Le due grandi armi del Napoli di Spalletti, il gegenpressing e la fluidità hanno funzionato ad intermittenza, dando l'impressione di un calo di intensità e ritmo notevoli rispetto a poche settimane fa. Situazioni dettate soprattutto dall'aspetto emotivo, il quale è stato ampiamente vinto dal Milan nelle due sfide, dando la sensazione di essere più centrati e pronti. Un dettaglio che in Champions fa la differenza. Il Napoli deve recuperare salute e velocità per chiudere presto il campionato, conscio che quest'anno abbia aggiunto nella propria storia un mattoncino di esperienza fondamentale per le prossime avventure europee.

Mr Bruno Conte

U15 Turris