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LO SPAURACCHIO – Luis Alberto non ha ancora smesso di fare magie: spagnolo arma in più della Lazio

Tony Sarnataro

Il Napoli affronterà la Lazio di Luis Alberto nel posticipo della giornata numero trentadue di serie A, in cui azzurri e biancocelesti collideranno al “Maradona”

Il Napoli affronterà la Lazio di Luis Alberto nel posticipo della giornata numero trentadue di serie A, in cui azzurri e biancocelesti collideranno al “Maradona” per un match che sa di spareggio per la Champions League. Qual è il principale pericolo tra i capitolini?

Lazio, Luis Alberto pericolo tra i pericoli

La Lazio ha una squadra ricca di grandi campioni che nell’undici titolare non ha nulla da invidiare alle top del campionato: Acerbi, Lazzari, Leiva, Milinkovic-Savic, Correa, la Scarpa d’Oro Immobile e soprattutto Luis Alberto sono campionissimi di livello internazionale. Il problema degli uomini di Inzaghi, da anni, è la mancanza di alternative in panchina e la difficoltà quando si gioca ogni tre giorni. Con la rosa sempre al completo e un impegno alla settimana la Lazio potrebbe lottare stabilmente per le primissime posizioni, diversamente iniziano i problemi. Comunque indichiamo Luis Alberto come pericolo numero uno. Sebbene la sua presenza (almeno dal 1') sia in forte dubbio.

I numeri

Il “Mago” spagnolo è un autentico inventore di calcio. Sa interpretare tutti i ruoli dal centrocampo in su, regista, mezzala, trequartista, anche seconda punta. Un centrocampista completo e universale, con abilità che pochi altri hanno nel campionato italiano. Tiro da fuori, dribbling, capacità illuminante nel cercare la verticalità e vedere spazi anche dove non ci sono. Quest’anno, inoltre, si sta mettendo in mostra più come goleador che come assist-man. Se fino l’anno scorso l’asse Luis Alberto-Immobile era quello consolidato con assist+gol, nel campionato attuale lo spagnolo è più portato alla fase realizzativa. Fin qui sono arrivati, infatti, 8 gol in 27 presenze ma è ancora al palo nella casella degli assist. Zero assist realizzati. Incredibile ma vero per chi come lui l’anno scorso vinse la classifica di categoria. Un po’ come vedere Immobile o Lukaku a zero gol realizzati. Non andrà sottovalutato questo dato, sempre se lo spagnolo alla fine scenderà in campo.

A cura di Tony Sarnataro

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