Il Torino di Andrea Belotti si appresta ad affrontare il Napoli in una sfida da “mors tua vita mea” nel posticipo del lunedì allo stadio “Olimpico Grande Torino”. I granata di Nicola sono in lenta risalita, dopo aver rischiato seriamente la retrocessione per tre quarti di campionato, ma il rischio non è scongiurato, tutt’altro. La squadra ora è viva, ma la zona rossa è sempre lì a due passi.
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LO SPAURACCHIO – Un “Gallo” canta per il Toro: Belotti vuole tornare protagonista
Il Torino di Andrea Belotti si appresta ad affrontare il Napoli in una sfida da “mors tua vita mea” nel posticipo del lunedì allo stadio “Olimpico Grande Torino”
Torino, il "Gallo" Belotti è il pericolo principale
Il calciatore più caratteristico dei granata è sicuramente il “Gallo” Belotti, capitano, anima, bomber e trascinatore di una squadra che per lunga parte della stagione aveva solo in lui l’unico barlume di speranza di salvezza. Parliamo della gestione Giampaolo, quando il Torino era poca cosa, ma il bomber segnava tanto. Stranamente le cose si sono invertite da un paio di mesi a questa parte, ovvero dall’approdo di Nicola coinciso con il focolaio Covid avuto in seno al gruppo squadra che non ha risparmiato il “Gallo”. Belotti, seppur siano passati più di due mesi, non sembra più essere quello della prima parte di stagione, tanto è che ha trovato il gol solo su rigore in questo lasso di tempo. Dunque un Belotti alla ricerca di se stesso, con la speranza che la sua astinenza duri un turno in più. Astinenza però che non riguarda gli altri calciatori granata: da Sanabria a Zaza passando per il centrocampista Mandragora. Fin qui, comunque, sono 29 le presenze stagionali con 12 reti e 6 assist.
A cura di Tony Sarnataro
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