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BOLOGNA, ITALY - FEBRUARY 27: Musa Barrow of Bologna FC in action during the Serie A match between Bologna FC and SS Lazio at Stadio Renato Dall'Ara on February 27, 2021 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)
Musa Barrow è finalmente esploso in questa stagione, in una veste però insolita e che mai pensava di dover fare in carriera: la punta centrale e adesso minaccia il Napoli nella gara di domani sera al “Maradona”.
Mihajlovic è uno che se ne intende di giovani e di carriere definite, un tecnico che non guarda la carta d’identità e non si fa problemi a lanciare i talenti. Uno su tutti, quel Donnarumma, lanciato titolare nel Milan appena sedicenne. Ma sono tanti gli esempi da poter fare in questi anni, non ultimi i giovani lanciati a Bologna. Barrow non è più così giovane (classe ‘98) ma restava un talento grezzo, spesso discontinuo, a cui lo stesso tecnico serbo spesso ha dovuto tirare le orecchie. Fino alla svolta di gennaio, quando ha iniziato a provarlo da punta, ottenendo risultati tutto sommato discreti. Una doppietta al Parma e tante belle opportunità create. Tanto da relegare in panchina l’evergreen Palacio. Ecco la risposta alla mancanza di una punta centrale da parte dei felsinei. E Barrow come l’ha presa? Il ragazzo non ha mai fatto mistero di preferire l’esterno, ma pur di sacrificarsi per la causa, siamo sicuri, giocherebbe anche in porta. In fin dei conti i risultati non sono poi così scadenti. Sperando di ricalcare quanto fatto da Mertens a Napoli con Sarri.
Fin qui il gambiano ha giocato 25 partite, di cui 2 da subentrato, segnando 5 reti e fornendo 5 assist. Lui è sicuramente il pericolo principale a cui dovrà stare attenta la retroguardia azzurra. Molto mobile, funambolico e non dà punti di riferimento davanti. Un pericolo da tenere ben d’occhio.
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