Questo pomeriggio allo stadio Olimpico andrà in scena il match tra la Lazio di Marco Baroni e il Napoli di Antonio Conte. Gli azzurri andranno probabilmente a cambiare assetto tattico viste le defezioni. Ma come giocano invece i biancocelesti? Andiamo subito a scoprirlo.


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Alla scoperta del calcio qualitativo e dinamico della Lazio di Marco Baroni
Lazio-Napoli: occhio alla fase offensiva biancoceleste
—Dopo gli scivoloni nel derby e con la Fiorentina, la Lazio ha ritrovato la continuità di risultati che l'aveva portata ad inizio stagione nelle primissime posizioni a contatto con la zona scudetto. Il punto forte è senza alcun dubbio la fase offensiva, soprattutto casalinga, con una media di oltre 2 gol fatti a partita tra le mura amiche.
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Sul modulo
—Il modulo adottato dal tecnico biancoceleste è il 4-2-3-1. Il fulcro del gioco è tutto sul centrocampo, con i due mediani chiamati ad un lavoro importantissimo di regia e interdizione, mentre il trequartista ha il compito fondamentale di fare da collante tra retroguardia e attacco. I terzini, soprattutto Tavares, sono propensi spesso a spingere e a seguire gli esterni offensivi.
La stella
—Nonostante la moltitudine di ottimi calciatori, la stella della Lazio è senza alcun dubbio il neo capitano Mattia Zaccagni. Autore già di 7 gol e 5 assist, l'ex Verona è il principale artefice della manovra offensiva capitolina ed è spesso e volentieri uno dei più pericolosi.
A cura di Ugo Casadio.
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