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Il Napoli riparte da Gattuso, che farà così il suo esordio sulla panchina azzurra contro il Parma. Analizziamo l'avversario di turno.
Quando le due squadre scenderanno in campo la classifica reciterà Napoli 21, Parma 21: ex-equo al settimo posto. Al risultato molto scadente per i partenopei, fa da contraltare l'ottimo momento dei ducali. Non nuovo, però a questi exploit. I punti accumulati, infatti, sono gli stessi dell'anno scorso in questo periodo. Segno di una squadra che parte sempre al massimo, per poi magari venire meno in primavera con l'obiettivo della salvezza già raggiunto, senza puntare all'Europa. Nel Parma c'è una costola del Napoli: tantissimi gli ex e le operazioni tra i due club negli ultimi anni, da Sepe a Grassi, passando per l'infortunato Inglese. Frutto dell'ottimo rapporto tra Giuntoli e Faggiano, direttore sportivo parmense. L'allenatore D'Aversa ha portato gli emiliani dalla C alla A in due stagioni, con la facile salvezza dello scorso anno. L'ottimo campionato fin qui disputato è passato per alcuni risultati importanti come la vittoria sulla Roma(2-0), il pareggio di Milano contro l'Inter (2-2), l'unica squadra medio-bassa a fermare la corsa degli uomini di Conte. Nonostante qualche infortunio di troppo. In alcune partite, infatti, i ducali hanno fatto difficoltà a mettere undici giocatori in campo. Adesso l'emergenza è rientrata, al di là del persistente KO di Inglese e lo stop dell'uomo più in forma dell'ultimo periodo, Kucka. Spesso sottovalutato ma fondamentale nell'economia del gioco di D'Aversa, duttile e schierato anche come punta all'occorrenza.
LA PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Hernani, Brugman, Barillà; Kulusevski, Cornelius, Gervinho
UOMO CHIAVE: Gervinho
Il Parma ha fatto del 4-3-3 il proprio modulo di riferimento. Il giocatore chiave è sicuramente l'ivoriano Gervinho, capace di una velocità con pochi eguali in serie A e numeri da alta scuola. Sull'altra fascia c'è la sorpresa più grande probabilmente dell'intero campionato, Kulusevski. Ala, trequartista, punta ha fatto un po' tutti i ruoli e sa sempre come far male, ovunque venga schierato. Oltre a loro occhio agli spunti di Darmian in fascia e gli inserimenti dei centrali (Bruno Alves su tutti), gioco prediletto dei ducali. Spesso il gol decisivo è arrivato da dietro, sfruttando i cross, e non con l'ariete d'area di rigore che in questo caso sarà Cornelius. Da questo punto di vista, l'assenza di Kucka sarà una manna dal cielo. Le chiavi del centrocampo saranno tra le mani di Hernani, giocatore molto sottovaluto e in un ottimo momento di forma. Il Napoli deve risollevarsi e tornare a vincere in campionato dopo due mesi, contando nella recente tradizione positiva contro i gialloblu al "San Paolo" con 2 vittorie negli ultimi 2 precedenti a fronte di 5 gol realizzati e 0 subiti. Prima però, il Parma veniva da 3 vittorie nei 5 precedenti più recenti. Il pareggio manca addirittura da inizio millennio, 2-2 nel 2000.
Tony Sarnataro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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