A.A.A. Allenatore cercasi. Il vero e proprio rebus delle ultime settimane in casa Udinese è stato, prima di tutto, quello relativo alla panchina. Luca Gotti, tecnico ad interim, e promosso dopo l'esonero di Tudor, ha sempre dichiarato di essere lì solo per permettere alla società di fare la miglior scelta possibile, ma di non essere interessato ad un incarico fino a fine stagione. Peccato che la società l'abbia confermato.
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L’AVVERSARIO – De Paul guida l’Udinese alla salvezza: ma la panchina è un rebus
Focus sul prossimo avversario del Napoli, l'Udinese di Luca Gotti, almeno momentaneamente. Tutto quello che c'è da sapere sui friulani
STELLA DE PAUL E TANTA FISICITA'
Aspettando buone nuove sul fronte panchina (Donadoni?), l'Udinese è lontana parente di quella ai tempi di Di Natale, Guidolin e Sanchez. Capace di arrivare per anni consecutivamente in Europa. Ora questo ruolo è stato preso dall'Atalanta, e quella friulana è una compagine che fa fatica a salvarsi. Negli ultimi anni, infatti, ha sofferto fino alla fine, e anche quest'anno a guardare composizione della rosa e partite non sembra essere tanto diversa la situazione. Palla a De Paul, stella assoluta, e sperare. Oltre lui, l'Udinese è tanta fisicità e mestiere. Probabilmente una delle squadre più forti fisicamente del campionato. Ma soffre terribilmente, come dimostrato nell'ultima uscita contro la Lazio, giocatori brevilinei e capaci di inserirsi tra le linee. I vari Lazzari, Correa e Immobile hanno avuto vita facile, tanto da chiudere la gara già nel primo tempo. Prima di questo stop, i friulani venivano da una serie di risultati altalenanti come la sconfitta contro la Samp, il pareggio contro la SPAL e la vittoria contro il Genoa. Vero acuto stagionale insieme al successo nella prima giornata contro il Milan. Gotti ha già fatto sapere, dopo la gioia in coppa Italia contro il Bologna, di star preparando i giusti accorgimenti tattici per affrontare il Napoli. Ancelotti e i suoi, a fronte di una settimana di ritiro, sono avvisati. Inutile star qui a sottolineare quanto sia fondamentale riuscire finalmente a riassaporare la vittoria dopo quasi cinquanta giorni. Anche per continuare una tradizione favorevole alla "Dacia Arena" che vede il Napoli sempre vittorioso nelle ultime tre stagioni (1-2, 0-1 e 0-3 nell'ultimo precedente) a fronte di un digiuno totale durato dal 2007 al 2016. L'ultima vittoria casalinga, la ricorderanno i più, è quella per 3-1 dell'aprile 2016 che pose fine ai sogni di scudetto della banda guidata da Higuain, espulso quel giorno.
LA PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Musso; Becao, Troost-Ekong, Samir; Opoku, Mandragora, Walace, De Paul, Stryger Larsen; Okaka, Nestorovski
UOMO CHIAVE: De Paul
COME GIOCHERA'
Gotti difficilmente recupererà gli infortunati Sema e Jajalo, sarà così "costretto" a confermare l'ultima formazione con magari qualche accorgimento come dichiarato dallo stesso tecnico friulano. Uno di questi potrebbe vedere Samir, tra i peggiori contro la Lazio e inadatto sulla fascia, tornare al centro con Opoku da quel lato e Stryger Larsen sulla fascia opposta. In questo caso fuori Nuytinck. Un altro dubbio, legato anche alla prestazione di alcuni singoli in coppa Italia, è tra Lasagna e Nestorovski. De Paul sarà arretrato a centrocampo come avviene da un po'. L'intento dell'Udinese (14 punti in classifica, zona medio-bassa ma fuori dalle posizioni in rosso) è vincere i duelli per poi ripartire in contropiede grazie anche al gioco sulle fasce. Questo il punto di forza dei friulani, pronti a tutto per strappare qualche punto e continuare la crisi partenopea. Ad Ancelotti e ai suoi, impedire ciò e regalare finalmente un sorriso ai propri tifosi.
Tony Sarnataro
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