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Torna il campionato e il Napoli deve continuare il trend positivo iniziato con la vittoria contro il Sassuolo prima della sosta. Al "San Paolo" arriverà l'Inter capolista di Antonio Conte, si preannuncia una grandissima partita.
L'Inter ha cambiato tutto in estate, passando da Spalletti a Conte dopo le due sofferte qualificazioni in Champions conquistate negli ultimi 10' dell'ultima giornata. Il cambio è stato non solo tecnico ma anche tattico con un modulo e degli interpreti nuovi, a partire dall'accantonamento di Icardi, messo praticamente alla porta dalla dirigenza. Al suo posto Lukaku, e con lui Sensi, Barella, Godin e il rilancio di altri come Candreva. I risultati si sono visti, eccome, con il primo posto insieme alla Juve e i 42 punti conquistati in 17 giornate. Conte è una garanzia, se lo ricordano bene ai tempi bianconeri, come con la sua motivazione riuscì a vincere uno scudetto (il primo della serie juventina) dopo due settimi posti. La paura a Milano è quella di crollare nel girone di ritorno, come avvenuto spesso negli ultimi anni con Mancini e Spalletti, dopo gironi d'andata da primo posto. Questa Inter, anche grazie alla meticolosità del proprio allenatore, è destinata a durare. Si è aperto un ciclo importante. L'unico neo è l'eliminazione dalla Champions League, comunque in un girone durissimo con Barcellona e Borussia Dortmund. Conte non si discosta dal suo 3-5-2, con gli inserimenti e costruzione di gioco dei centrocampisti che sono un marchio di fabbrica. Davanti ci pensano Lukaku e Lautaro Martinez (letteralmente esploso). Costruzione della manovra che spesso parte addirittura da dietro con De Vrij libero aggiunto. Con lui Skriniar. Conte spesso si è lamentato per una rosa troppo corta, quando è stato costretto a schierare un undici obbligato, falcidiato dagli infortuni. Chissà che Marotta, il vero artefice della rinascita dell'Inter, non gli regali Vidal o qualche altro innesto dal mercato.
LA PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Skriniar; Candreva, Vecino, Brozovic, Sensi, Biraghi; Lautaro Martinez, Lukaku
UOMO CHIAVE: Brozovic
Conte dovrà valutare le condizioni di Sensi e Barella, entrambi al rientro da un infortunio. Il primo è probabile che vada in campo. Il secondo può contendere il posto, insieme a Gagliardini, a Vecino. Per il resto la formazione è fatta. Indisponibili i lungodegenti Sanchez e Asamoah, oltre a D'Ambrosio.
Se Sassuolo-Napoli era un tabù per gli azzurri, Napoli-Inter è un tabù per i nerazzurri, che non vincono al "San Paolo" in campionato dal lontano 1997. Probabilmente è una delle strisce più lunghe nella massima serie, contando che i successivi 13 match sono terminati con 9 successi azzurri e 4 pareggi. L'augurio è quello di continuare la striscia. Lo 0-2 dell'ottobre 1997 resta l'ultima gioia meneghina. L'anno scorso terminò 4-1, era la penultima giornata, il Napoli consolidò il secondo posto e costrinse l'Inter a giocarsi tutto con l'Empoli per la Champions. Nell'ottobre 2017, finì 0-0.
Tony Sarnataro
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