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FOCUS AVVERSARIO – Il Napoli affronta il Verona alla prima: Cioffi è già sulla graticola?

Enrico Esposito

Alla scoperta della compagine scaligera

Pronti via: il Napoli farà il suo debutto nella Serie A 2022/2023 subito con una trasferta tra le più complesse della sua storia. Gli azzurri saranno di scena domani alle 18:30 al Bentegodi contro quell'Hellas Verona che ha regalato tante amarezze nei tempi recenti. Lo scorso marzo i ragazzi di Spalletti hanno avuto la meglio per 2-1 ma adesso troveranno di fronte un avversario diverso sia per alcune partenze eccellenti che per l'arrivo del nuovo tecnico Cioffi. Scopriamo nel dettaglio quale Verona ospiterà il Napoli in una sfida che le compagini giocheranno con il lutto al braccio per la scomparsa di Claudio Garella, indimenticato campione di entrambi i club.

Modulo rinnovato ma cantiere aperto: il Verona di Cioffi deve ancora decollare

Dopo l'ottimo campionato concluso al nono posto con 53 punti, il Verona ed Igor Tudor hanno deciso di separare le loro strade nello scorso giugno. Una rescissione consensuale dovuta a vedute differenti come lo stesso tecnico croato dichiarò. Al suo posto il club scaligero si è affidato a Gabriele Cioffi, trainer classe 1975, protagonista di un campionato positivo sulla panchina dell'Udinese da subentrante. Cioffi ha sin da subito apportato dei cambiamenti tattici al 3-4-2-1 attuato prima da Juric e successivamente da Tudor. L'ex vice di Gotti predilige infatti un più compatto 3-5-2, fornendo maggiore attenzione alla fase difensiva e puntando in avanti su due punte.

A differenza del Napoli, l'HellasVerona ha già avuto modo di esordire in gare ufficiali ma non è andata molto bene. Domenica scorsa al Bentegodi il Bari di De Laurentiis JR ha rifilato ai gialloblù un pesante 4-1 che ha già prodotto conseguenze negative. Mister Cioffi ha infatti dichiarato alla stampa di avere bisogno di quattro innesti, di cui in particolare due in difesa. Sono inoltre circolate subito dopo il match le voci di un duro confronto tra il ds Marroccu ed il tecnico peraltro scelto dal presidente Setti in persona. Alcuni giorni fa la situazione è stata descritta con toni tanto accesi da presupporre un esonero immediato del tecnico (e tra i possibili sostituti è emerso il nome di Mazzarri. Tuttavia nella conferenza stampa di ieri Cioffi ha rigettato i rumors confermando che non ci sono dubbi sulla sua permanenza.

Tra partenze eccellenti e mancati sostituti: lavori in corso per la squadra scaligera

Se in casa Napoli bisogna fare i conti con le tante partenze illustri, anche dalle parti del Bentegodi la situazione non appare delle più rosee. Se guardiamo l'undici titolare che ha sfidato il Napoli lo scorso 13 marzo notiamo subito come l'attacco sia stato completamente rivoluzionato:

Verona (3-4-2-1): Montipò, Ceccherini, Gunter, Sutalo; Faraoni, Tameze, Ilic, Depaoli; Barak, Caprari; Simeone.

Il Cholito Simeone autore della bellezza di 17 gol lo scorso anno ha lasciato Verona proprio ieri per iniziare la sua avventura proprio al Napoli. Una perdita pesantissima ma preventivata, alla quale si è aggiunta la partenza a sorpresa invece di Gianluca Caprari (passato al Monza), importantissimo innesto della scorsa estate che ha messo a referto la bellezza di 12 gol e 7 assist.

Barak, terzo "anello" del super attacco di Tudor (11 reti e 3 assist), è l'unico superstite anche se non si placano le voci di mercato sul suo conto e che lo hanno accostato anche al Napoli. Il calciatore dovrebbe scendere in campo lunedì da titolare ma non nelle vesti di trequartista come negli ultimi due anni. Il calciatore ceco sarà infatti chiamato ad arretrare il suo raggio d'azione a centrocampo nelle vesti di interno destro nel 3-5-2 "cioffiano". Una posizione che Barak ha già ricoperto ma non di recente, ragion per cui il suo allenatore starebbe pensando di preferirgli il camerunense Hongla, un motorino a tutto campo in grado di dare maggiore copertura.

Per quanto concerne il nuovo reparto offensivo, Cioffi affiderà le sue speranze alla coppia formata dal nuovo arrivato Henry e dal veterano Lasagna apparso il più in forma del momento. Dalla panchina cercheranno di dare il loro apporto altri due innesti del mercato estivo: da una parte il bosniaco Djuric, uno dei protagonisti del miracolo Salernitana e dall'altra la giovane promessa Piccoli.

Dal centrocampo in giù invece il Napoli troverà un Hellas Verona ancora fondato sullo zoccolo duro delle stagioni precedenti. A partire dagli esterni Lazovic e Faraoni, il capitano che ha già inferto alla squadra azzurra grandissimi dispiaceri. Qualità e quantità in mediana con Tameze, rivelazione dello scorso campionato e il talentuoso Ilic, accostato con frequenza alla Lazio nel corso degli ultimi mesi.

Il reparto più debole resta invece la difesa, che dovrebbe affidarsi ancora a Dawidowicz e Gunter malgrado la pessima prestazione in Coppa Italia. Tra i pali si disporrà l'ex Benevento Montipo', estremo difensore che ha dimostrato ampiamente le sue ottime doti.

I precedenti

I precedenti tra Hellas Verona e Napoli in Serie A sul manto del Bentegodi sono 29, come riportato dallo stesso club azzurro alcuni giorni fa. Un bilancio perfettamente in parità per quanto riguarda le vittorie delle due contendenti (11), mentre i pareggi si fermano a quota 7.

L'ultimo successo partenopeo risale al 13 marzo scorso come già detto in precedenza quando i ragazzi di Spalletti portarono a casa un sofferto 2-1. Una doppietta di Osimhen decise il match, che poi rimase in bilico fino alla fine a causa della rete gialloblù del "solito" Faraoni.

Bisogna invece tornare indietro al 24 gennaio 2021 per ritrovare il più recente ko partenopeo in terra veneta. Con Gattuso in panchina il Napoli aveva cominciato benissimo trovando la rete di Lozano, salvo poi subire la rimonta gialloblù grazie a Dimarco, Barak e Zaccagni.

Per rintracciare invece il segno X, occorre andare molto più lontano nel tempo, precisamente all'1-1 del 24 aprile 1988 (vantaggio di Maradona e pareggio veronese di Galia).

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