"Cosa ricordo della promozione in Serie A? Le lacrime nello spogliatoio di Marassi dopo Genoa-Napoli. Quello della cadetteria è stato un anno indimenticabile per me, vi può sembrare assurdo ma ho gioito più il giorno di Genoa Napoli che la sera in cui abbiamo vinto la Coppa Italia".
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Amarcord Genoa-Napoli, quando Cannavaro disse: “Ricordo le lacrime di Marassi, quella gioia superò un altro grande traguardo della mia carriera!” – VIDEO
“Cosa ricordo della promozione in Serie A? Le lacrime nello spogliatoio di Marassi dopo Genoa-Napoli. Quello della cadetteria è stato un anno indimenticabile per me, vi può sembrare assurdo ma ho gioito più il giorno di Genoa Napoli che...
Abbiamo rispolverato delle vecchie dichiarazioni che l'ex capitano del Napoli, Paolo Cannavaro, ha rilasciato ai microfoni di Sky. E non c'è dubbio che Paolo abbia ragione. Dopo anni di feroci umiliazioni, il Napoli ritrovava finalmente il palcoscenico della massima serie. Quello che più le compete.
Quell'anno il Genoa aveva espresso il calcio più qualitativo di tutto il campionato. Il Napoli di Reja invece - a voler essere spietatamente sinceri - non era bello a vedersi ma era terribilmente concreto. Nel secondo tempo di quel match gli azzurri colpirono ben due legni, complice un grifone paralizzato dalla paura. Infatti i ragazzi di Gasperini dovevano vincere per essere certi della promozione diretta (l'alternativa era la tagliola dei play off).
I tifosi, sugli spalti come a casa, erano tutt'uno con la radiolina: si aspettavano buone nuove da Piacenza. Un doppio pari avrebbe consegnato Genoa e Napoli alla gioia più sfrenata. La vera partita, dunque, si giocava allo Stadio Garilli. Il gol del piacentino Degano costringeva il Genoa ad attaccare; negli ultimi venti minuti le due squadre - complice il clima di fratellanza che si respirava sugli spalti - non sapevano come affondare la lama.
La testa era al Garilli, riviviamo - dunque - quei momenti: Hugo Campagnaro - che di lì a poco sarebbe diventato la colonna portante della difesa napoletana - sfiora il due a zero per i padroni di casa. Poi ci pensa Allegretti a far ripartire la festa. La fantastica punizione del triestino scioglie ogni riserva al popolo del Ferraris. A Napoli una gioia così grande non si viveva da due decenni.
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