Questa sera andrà in scena Milan-Napoli, andata dei quarti di finale di Champions League. La partita che tutti attendevano da tempo, un derby tutto italiano che torna nella principale competizione per club dopo anni. L'ultima volta vide protagonisti proprio i rossoneri, che in questo sono la squadra italiana più blasonata. Anche più della Juve. Andiamo a vedere i numeri.
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FOCUS – La tradizione del Milan è uno spauracchio: i numeri dei rossoneri in Champions
La tradizione del Milan fa da spauracchio, l'analisi
—Se sul campo il Napoli ha dimostrato di non avere nulla da temere contro gli attuali campioni d'Italia, semmai il contrario, in Champions la tradizione potrebbe far da spauracchio. Sicuramente non vanno trascurati i 22 punti di vantaggio accumulati in serie A, al netto dello 0-4 di dieci giorni fa che però non deve far testo più di tanto. Era una partita importante solo per gli uomini di Pioli, non per quelli di Spalletti che magari hanno deciso di giocare col freno a mano tirato proprio per non dare punti di riferimento agli avversari in vista di questa sfida. La sfida che Napoli attendeva da quasi cento anni di storia. Se ci aspettiamo un Milan che proverà a giocare come la gara del "Maradona", aspettiamoci un Napoli che risponderà con le migliori armi. Resta comunque una squadra ricca di qualità e grandi giocatori, e su questo non scopriamo l'acqua calda. Ma se sul piano tecnico, ripetiamo, il Napoli non ha nulla da temere, qualche remora potrebbe averlo guardando la storia.
La storia non scende in campo
—Partendo dalla premessa di cui sopra (la storia non scende in campo), c'è da tener conto che il Diavolo è la porta bandiera italiana in qualità di vittorie (ben 7) e di esperienza nei quarti di Champions nonché nei derby italiani in questa competizione. Venti anni fa i rossoneri erano un habitué ai quarti, li giocavano praticamente tutti gli anni. Questa sarà la diciottesima volta per loro ai quarti di finale di Champions contro la prima degli azzurri. Tra l'altro sono imbattuti nei cinque derby disputati: quattro contro l'Inter con due passaggi del turno, più la finale con la Juventus del 2003. Nel computo totale si contano tre pareggi (di cui uno trasformato vittoria ai rigori) e due successi. Fin qui il loro percorso quest'anno narra di 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Secondo posto dietro al Chelsea e vittoria sul Tottenham agli ottavi. Gli azzurri invece fin qui hanno raccolto 7 vittorie e 1 sconfitta con 25 gol realizzati. E da questi numeri si può intuire come il vento stia cambiando. La storia non scende in campo, la tradizione nemmeno, questi numeri un po' sì. Andiamo a vedere come finirà.
a cura di Tony Sarnataro ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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