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FOCUS AVVERSARIO – Sarri ama gli alibi ma la sua Lazio è ancora un ibrido

Tony Sarnataro

Il Napoli affronta la Lazio nel posticipo della giornata numero quattordici di serie A: l'analisi sui biancocelesti di Maurizio Sarri

Il Napoli affronta la Lazio nel posticipo della giornata numero quattordici di serie A, e deve riscattare la prima sconfitta in campionato contro l’Inter e il doppio KO considerando anche l’Europa League. Al “Maradona” vietato fallire, sebbene all’orizzonte c’è un altro big match, con un’altra delle canoniche sette sorelle. La Lazio degli ex Sarri, Hysaj e Reina.

La Lazio è ancora un ibrido, Sarri chiede tempo

La squadra capitolina è passata quest’estate da Simone Inzaghi a Sarri. Un cambio di filosofia netto, con il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4. Tra le big è sicuramente quella ad aver cambiato maggiormente ma tutto il tempo chiesto da Sarri pare eccessivo. Al di là delle dichiarazioni del tecnico toscano, comunque, la Lazio sembra aver trovato tutto sommato una quadra sebbene resti un ibrido altalenante. La sconfitta contro la Juventus di sabato scorso è arrivata in un momento positivo per i biancocelesti. La Lazio non sarà ancora ad immagine e somiglianza di Sarri ma il suo lo sta facendo tutto sommato bene, ma si può migliorare. Quel che resta, comunque, sono i continui alibi cercati dall’ex Napoli ad ogni dichiarazione rilasciata. Una volta gli arbitri, un’altra il calendario (argomento particolarmente “amato” da Sarri), un’altra il terreno di gioco ma ha sempre qualcosa da ridire. “Vorrei capire perché il Napoli, che gioca la nostra stessa competizione, deve avere 48 ore di riposo in più”, e questa è solo l’ultima.

Pericoli, probabile, precedenti

La qualità degli uomini di Sarri resta di tutto rispetto. Vero, probabilmente la rosa non è tanto profonda e al di là di 13-14 calciatori mancano ricambi all’altezza. Il caso Muriqi è emblematico: senza Immobile la Lazio fa enorme fatica. Ma con i titolari i biancocelesti sono da top team del campionato italiano: lo stesso Immobile (napoletano di nascita) macinatore di gol e di record, è ora il miglior cannoniere di sempre della storia laziale. Oltre ad essere il capocannoniere del campionato. Ci sono anche Milinkovic, Luis Alberto, Felipe Anderson, il rigenerato Pedro così come Acerbi e Lazzari dietro. Tutti elementi di grandissima qualità tecnica che sanno come far male. E occhio agli ex: oltre Sarri in panchina ci sono Hysaj e Reina. La Lazio è abile a cercare la profondità e scatenarsi in contropiede con i giocatori di spinta sulle fasce. I precedenti in terra campana sorridono di gran lunga al Napoli reduce da quattro vittorie di fila in casa sui capitolini: 33 successi, 24 pareggi e solo 11 blitz ospiti. Pochi i dubbi di formazione, ancora out il solo Marusic positivo al Covid.

(3-5-2): Reina; Hysaj, Acerbi, Luiz Felipe, Lazzari; Luis Alberto, Cataldi, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Immobile, Pedro. All.: Sarri

a cura di Tony Sarnataro

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