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MILAN, ITALY - FEBRUARY 13: Rafael Leão of AC Milan celebrates with teammates after scoring his team's first goal during the Serie A match between AC Milan and UC Sampdoria at Stadio Giuseppe Meazza on February 13, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/AC Milan via Getty Images)
Domani alle 20.45 andrà in scena il big match Napoli-Milan, l'ultimo di quest'anno per quanto riguarda l'altissima classifica e valido per la 28a giornata di serie A. Gli azzurri sono chiamati a mantenere la vetta che condividono proprio con i rossoneri. Se quella con la Lazio era l'esame di diploma, domani ci sarà quello di laurea. La squadra di Pioli vuole il titolo come il Napoli, e lo scontro diretto sarà tutto da vivere. Con il “Maradona” a fare da dodicesimo uomo in campo. Ma che squadra avrà di fronte il Napoli?
Il Milan di Pioli ha vissuto la stessa stagione del Napoli fin qui: un grande inizio, un involuzione nei mesi centrali dell'inverno anche a causa di infortuni ed errori arbitrali e una ripresa nelle ultime giornate che l'ha condotto in vetta. Ripresa fino ad un certo punto: solo due deludenti pareggi nelle ultime due gare a Salerno contro il fanalino di coda e in casa con l'Udinese. Ma è anche vero che con i friulani due punti sono stati tolti da una rete segnata con la...mano. Errore grave che fa il paio con il KO contro lo Spezia: vantaggio non dato e rete ligure al 94', da 2-1 a 1-2. Insomma la classifica è in deficit di almeno 5 punti o almeno questo è quello che si dice a Milanello. Il vero fiore all'occhiello della banda Pioli è stata la vittoria nel derby contro l'Inter che ha riaperto la corsa al titolo e soprattutto fatto crollare i nerazzurri di Inzaghi che da lì non si sono ancora ripresi. Adesso la lotta al titolo è un sogno per tre e se per il Napoli sarebbe una favola, per i rossoneri dopo tanti anni difficili significherebbe riscatto e ritorno alla gloria dodici anni dall'ultimo tricolore.
In estate si pensava ad un Milan al ribasso dopo le cessioni di Donnarumma e Calhanoglu, invece la squadra di Pioli è migliorata rispetto lo scorso anno. Quando arrivò seconda ma a fatica e distaccata dalla vetta. Nel campionato in corso c'è più consapevolezza. Hanno trovato in Maignan un portiere di pari valore al campione d'Europa, mentre in ogni zona del campo risaltano individualità. Dalla martoriata difesa (priva di Kjaer fino a fine stagione) alla crescita dei vari Tonali, Diaz e soprattutto Leao. Il portoghese è il vero trascinatore dell'ultimo mese, lo spauracchio numero uno per la difesa azzurra. Anche più di quel Giroud protagonista di una seconda giovinezza, abile ad avvicendarsi con Ibrahimovic nel ruolo di punta. Un'altra colonna è Theo Hernandez, motorino e goleador in fascia. L'unico che è sembrato in involuzione è Kessiè, un parente misterioso del giocatore ammirato l'anno scorso. La scadenza di contratto sta incidendo? Ad ogni modo per domani è in ballottaggio con Bennacer. Uno dei pochi dubbi di Pioli (attenzione ai suoi numeri da bestia nera a Fuorigrotta) è questo, considerando che in difesa avrà gli uomini contati. I precedenti in terra campana parlano di 29 successi casalinghi, 22 pareggi e 24 blitz rossoneri.
(4-2-3-1): Maignan; Theo Hernandez, Tomori, Kalulu, Calabria; Tonali, Kessiè; Messias, Diaz, Leao; Giroud. All.: Pioli
a cura di Tony Sarnataro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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