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FOCUS AVVERSARIO – Contro la Fiorentina il Napoli affronta gli spettri recenti del passato

Enrico Esposito

Una prova delicata soprattutto dal punto di vista mentale

Superati gli ostacoli Verona e Monza, il Napoli sarà chiamato domani sera all'impegno esterno in casa della Fiorentina. Alle 20:45 nella tana del Franchi gli azzurri avranno di fronte un avversario complicato non solo per la qualità della rosa e del proprio allenatore. Nella stagione appena trascorsa Italiano ha inflitto due sconfitte pesanti a Spalletti sia in Coppa Italia che in campionato con la debacle partenopea del 10 aprile. Tuttavia il precedente confronto in terra toscana di un anno si è concluso per i partenopei con un responso molto diverso.

Vincenzo Italiano è il vero deus ex machina della Fiorentina

Dopo aver concluso un'annata al di sopra delle aspettative centrando la qualificazione in Conference League, Vincenzo Italiano è rimasto in sella alla Fiorentina. Il tecnico calabrese ha firmato nel giugno scorso il rinnovo del proprio contatto con la società viola per proseguire un progetto di crescita significativo. Italiano è stato in grado di imprimere subito il suo marchio trasmettendo un gioco fatto di grinta, velocità e qualità già apprezzato nella sua esperienza a La Spezia. Per i viola la stagione si è sviluppata in un crescendo che è coincisa in prima battuta con il traguardo della semifinale in Coppa Italia. Dopo alcune battute d'arresto, la squadra si è resa poi protagonista di un grande sprint finale in campionato che ha regalato il ritorno in Europa a distanza di cinque anni.

Italiano ha plasmato la sua creatura sin dall'inizio secondo il prediletto 4-3-3 affidandosi ad alcuni uomini chiave che sono stati infatti riconfermati per la stagione in corso. A partire dalla difesa con le colonne Milenkovic, Igor e Biraghi. A centrocampo invece l'affidabilità di Bonaventura si è ben integrata con la verve di Duncan e del recuperato Amrabat. Nel reparto offensivo il vero punto di riferimento ha preso il nome di Nico Gonzalez, esterno offensivo della nazionale argentina dotato di grande tecnica e rapidità. Malgrado abbia perso in corsa Vlahovic e il deludente apporto di Cabral e Piatek, Italiano è riuscito a tenere sempre sul pezzo i suoi ragazzi. La conquista dell'accesso ai play-off di Conference ha soddisfatto ampiamente la dirigenza viola, attenta a costruire un progetto di crescita dentro e fuori dal campo.

Da Gollini a Barak passando per Jovic: sta nascendo la Fiorentina 2.0

Il mercato estivo ancora in corso ha permesso al tecnico originario di Karlsruhe di proseguire il progetto intrapreso dodici mesi fa in maniera concreta. La società gli ha infatti messo a disposizione le risorse giuste per aumentare la qualità della rosa in alcuni ruoli risultati deficitari nella stagione precedente.

Tra i pali è arrivato dal Tottenham l'innesto di Gollini, mentre il brasiliano Dodo ha colmato sulla fascia destra di difesa il vuoto lasciato dalla partenza di Odriozola. Nella zona mediana del campo la società ha acquistato Mandragora per ovviare alla dura perdita di Torreira, e sta per annunciare l'acquisto di Barak. Il calciatore ceco dovrebbe essere annunciato a brevissimo e potrebbe essere impiegato anche nel tridente offensivo. Il suo impiego con il Napoli resta comunque in forse.

Ma il colpo da novanta messo a segno dal presidente Commisso si è materializzato con le fattezze di Luka Jovic. Il ventiquattrenne attaccante serbo, prelevato a costo zero dal Real Madrid, ha accettato una sfida importante: tornare ad essere il bomber prolifico dei tempi dell'Eintracht. Con la rete alla Cremonese nel match di debutto di campionato Jovic ha siglato subito un gol dimostrando di poter dire la sua in Serie A. Sarà lui domani sera il nemico numero uno al quale la difesa del Napoli dovrà prestare particolare attenzione al pari delle giocate sulle fasce da parte degli esterni e dei terzini viola.

Biraghi e Dodo mettono in mostra doti offensive di livello rispetto alle difficoltà importanti nella fase opposta. Nella fattispecie il punto debole della difesa viola corrisponde proprio al brasiliano, arrivato da pochissimo alla corte di Italiano. In quella porzione di campo il Napoli potrà rendersi molto pericoloso con l'estro di Kvaratskhelia e Zielinski.

I precedenti

In apertura di articolo abbiamo ricordato tra i precedenti le due amare sconfitte subite dal Napoli nella scorsa stagione ad opera della Fiorentina. Due ko, entrambi al Maradona, arrivati dopo il colpaccio azzurro in terra toscana del 3 ottobre scorso. Il Napoli di Spalletti era lanciatissimo in testa alla classifica con sei successi in altrettanti incontri e non fallì la "settima" sbancando il Franchi per 2-1. Al vantaggio viola con Quarta risposero il tap-in di Lozano (ribattuta dopo il rigore fallito da Insigne) e il colpo di testa da tre punti firmato Amir Rrahmani.

L'ultima vittoria azzurra a Firenze risale dunque alla scorsa stagione mentre per trovare un pareggio bisogna andare indietro al 9 febbraio 2019. Nell'occasione il match terminò 0-0. Per quanto riguarda invece la sconfitta più recente, occorre invece risalire al fatidico 3-0 del 29 aprile 2018. Nel bilancio complessivo dei 72 confronti di campionato al Franchi la Fiorentina è in netto vantaggio sul Napoli con 36 vittorie a fronte di 18 pareggi e altrettanti successi azzurri.

A cura di Enrico Esposito

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