Dalla C di Chiriches alla Y di Younes: sette storie (in ordine alfabetico) di sette calciatori ex Napoli
—Come settimana scorsa, rimangono calciatori, stavolta cinque, di cinque campionati diversi e, di conseguenza, cinque storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico. C come Chiriches, che aiuta il fu Steaua Bucarest ad agganciare, grazie ad uno 0-2 rifilato al Politehnica Iasi, l'FC Universitatea Cluj in vetta alla Liga I a quota 37 punti. Non solo, nonostante la debacle inflittagli (sempre col medesimo risultato), in data mercoledì 18 dicembre 2024, dall'U Craiova, l'FSCB si qualifica (avendo concluso al 2° posto il Gruppo B del torneo) ai quarti di finale della Cupa Romaniei, occasione in cui fronteggerà il CFR Cluj.
D come David Lopez, il cui nome è presente nel tabellino dei marcatori del Girona nel trionfo conseguito da quest'ultimi nella gara valevole per la 18ª giornata de LaLiga contro il Real Valladolid ultimo in graduatoria: suo il gol (fortuito, figlio di una deviazione) che apre le danze per il definitivo 3-0 in favore dei padroni di casa. Non muta il distacco dalla 6ª e dalla 5ª posizione (occupate rispettivamente da Mallorca e Villarreal, entrambe a 30 punti), che è uguale a cinque lunghezze.
D anche come Dendoncker, tornato nell'estate più recente a vestire la maglia del club in cui ha trascorso le giovanili, il Royal Sporting Club Anderlecht, e figurante tra gli undici titolari schierato da mister Hubert e abbattuto con un secco 2-0 dai rivali del Genk (capolisti in Jupiler Pro League). Una caduta in trasferta che per gli ospiti (terzi in classifica) si tramuta in un -8 dai De Smurfen.
I come Inglese (acquistato dal presidente De Laurentiis e soci nel luglio 2017 e mai fatto esordire in gare ufficiali con la maglia partenopea), trascinatore del Catania e spina nel fianco, per una domenica, della difesa del Sorrento: tripletta messa a segno tra il 73° e il 92° minuto che, assieme ad un sigillo di Matteo Stoppa, sancisce il poker degli Etnei dinanzi al pubblico dello Stadio Angelo Massimino.
L come Lozano, protagonista di un momento particolarmente commovente nel post-partita della vittoria ottenuta dal suo PSV Eindhoven (3-0 l'esito conclusivo dell'incontro) contro il Feyenoord. Promesso sposo del San Diego FC, formazione iscritta alla Major League Soccer a cui il calciatore si unirà a partire dal 1° gennaio 2025, l'esterno messicano ha ricevuto un sincero tributo da parte dei 35.000 spettatori presenti al Philips Stadion: passerella d'onore tra le lacrime concessa ad un ragazzo che totalizzato 124 presenze, condite da 51 gol e 28 assist, con la maglia dei Boeren (tra il biennio 2017-2019 e l'anno e mezzo partito a settembre 2023 e conclusosi nell'ultima domenica, datata 22 dicembre 2024, a livello temporale).
M come Mertens, un pur sempre magnifico disegnatore di calcio malgrado la carta d'identità, alla voce "Età", reciti "37 anni". Il fantasista belga mette lo zampino anche nella "manita" (1-5 per l'esattezza) fatta registrare dal Galatasaray a discapito del povero Kayserispor: 12° assist stagionale (tra tutte le competizioni) servito per la marcatura dell'1-3 che porta la firma di Yunus Akgun.
Y come Younes, l'individuo più sfortunato della "puntata" di questa settimana. Come comunicato dallo Schalke 04 (società con cui è sotto contratto), mediante una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale, l'esterno tedesco dovrà sottoporsi ad un'operazione al ginocchio: ignoti, al momento, i tempi di recupero.
Ranieri umilia Pecchia. Ancelotti sorpassa Munoz nella storia del Real Madrid. Gattuso: testa a testa col Rijeka
—Concludiamo con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con colui che è diventato ufficialmente, la sera del 18 dicembre 2024, il tecnico più titolato nella centenaria storia del Real Madrid Club de Futbol: Carlo Ancelotti. Kylian Mbappé, Rodrygo Goes e Vinicius Junior (dagli undici metri): Pachuca messo KO con un 3-0 senz'appello e Coppa Intercontinentale FIFA conquistata da Los Merengues. Si tratta del 15° trofeo messo in bacheca dal mister di Reggiolo nel ruolo di manager de Los Galacticos: superato il precedente record detenuto dallo spagnolo Miguel Muñoz (fermatosi, ai suoi tempi, a 14).
Da un Uomo con la U maiuscola ad un altro: "Sir" Claudio Ranieri (profilo passato per le pendici del Vesuvio, in qualità di allenatore, tra l'estate del 1991 e l'autunno del 1992), tornato a sedersi sulla panchina della Roma il 14 novembre scorso, prima annichilisce mercoledì sera la Sampdoria con un imponente 4-1, che vale l'approdo ai quarti di finale di Coppa Italia; dopodiché strapazza il Parma (guidato da un altro volto noto agli abitanti di Partenope: l'ex centrocampista Fabio Pecchia) anch'egli (come il Galatasaray citato in precedenza) con una "manita". La classifica dei capitolini, ad oggi, racconta di una risalita dai bassifondi della Serie A: 10° posto con 19 punti racimolati in 17 partite disputate.
Urlo di gioia strozzato in gola, in conclusione, per Gennaro Gattuso: né il suo Hajduk Spalato (vincente per 1-2 sul campo del Sibenik) né il Rijeka (che si sbarazza con un 2-0 dello Slaven Koprivnica) compiono un passo falso. Continua a regnare una condizione di assoluta parità ai vertici dell'Hrvatska Nogometna Liga: 36 punti per il club di Spalato, stesso punteggio per quello di Fiume.
A cura di Alex Iozzi
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