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Fase difensiva al servizio di ripartenze organizzate: come gioca il Torino di Vanoli

Fase difensiva al servizio di ripartenze organizzate: come gioca il Torino di Vanoli - immagine 1
Andiamo a scoprire i prossimi avversari degli azzurri
Ugo Casadio

Questo pomeriggio allo stadio Olimpico si terrà il match di Serie A tra il Torino di Paolo Vanoli e il Napoli di Antonio Conte. Ma come giocano gli avversari della compagine azzurra? Andiamo subito a scoprirlo.

Torino-Napoli: occhio alla fisicità granata

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Il Torino aveva cominciato il campionato alla grande riuscendo per alcune giornate a ricoprire anche le parti nobili della classifica e, perché no, sognare anche un ritorno in Europa. Come un fulmine a ciel sereno, però l'infortunio grave al crociato di Duvan Zapata ha scombussolato tutti i piani della società. Da quel momento, complici anche i tantissimi altri infortuni, i granata sono sprofondati riuscendo a trovare solo una vittoria nelle ultime 8 gare (in casa col Como di misura per 1-0).


Sul modulo

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Il modulo adottato dall'ex allenatore del Venezia, discepolo di Antonio Conte, è il 3-5-2. Oltre all'importanza storicamente ben nota degli esterni di centrocampo, un ruolo cruciale spesso lo ha Saul Coco, difensore centrale del trio che con il suo ottimo piede è talvolta chiamato alla prima fase di impostazione e di manovra. Davanti determinante sarà anche la sinergia tra le due punte Adams e Sanabria che saranno chiamati a sopperire alla mancanza di qualità che offre un centrocampo più di interdizione che tecnico.

La stella

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Il Torino, con la mancanza di Duvan Zapata, non possiede più una vera e propria stella che si contraddistingue nella rosa, ma ha tanti giocatori interessanti. Tra questi figura Antonio Sanabria, punta paraguaiana che non ha mai effettuato un vero e proprio salto di qualità ma che sa bene come dare fastidio a questi livelli.

A cura di Ugo Casadio

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