"Chi ama non dimentica": un motto che, rapportato alla gente di Napoli, vale il doppio. Così come i "forestieri" che abbandonano la città, anche i nativi della fu Partenope fanno fatica a lasciarsi alle spalle qualunque individuo che, nel bene o nel male, abbia fatto parte della storia azzurra. Per tale ragione, grazie a questa rubrica, la redazione di CalcioNapoli1926.it si impegna a mantenere informata la tifoseria campana in merito alle gesta di coloro il cui destino, almeno una volta nel passato, si è incrociato con quello della Società Sportiva Calcio Napoli.
rubriche
Ospina supercampione. Prima gioia per Kvara, Mertens fa ritirare l’Adana! Diawara svincolato
Un ex Napoli sul tetto di Colombia: Ospina vince la Supercoppa!
—Come settimana scorsa, il "prologo" dell'appuntamento settimanale di questa rubrica vede come ambientazione delle proprie vicende l'America Latina; stavolta, però, l'epilogo della storia è decisamente positivo: David OspinaRamirez, oggi estremo difensore dei pali della porta dell'Atletico Nacional, si è laureato supercampione di Colombia, nella notte di venerdì 7 febbraio 2025, trionfando, al fianco dei propri compagni, nella doppia finale disputata contro l'Atletico Bucamaranga. 1-1 all'andata, 0-0 al ritorno: a decretare i vincitori della duplice sfida è stata la lotteria dei rigori, terminata 3-4 in favore de Los Verdolagas.
LEGGI ANCHE
Dalla Coupe de France all'FA Cup: le avventure (e disavventure) degli ex Napoli nelle coppe nazionali
—Da una Supercoppa a quattro coppe nazionali: diversi volti noti al popolo partenopeo hanno fronteggiato un turno ad eliminazione delle competizioni dei rispettivi paesi di militanza. Tre le tappe stabilite per questo nostro breve tour in Europa: Francia, Belgio e Inghilterra. Procedendo con ordine, il Paris Saint-Germain (nel cui undici titolare figurano ben due vecchie conoscenze azzurre, quali Khvicha Kvaratskhelia e Fabian Ruiz) accede ai quarti di finale della Coupe de France superando, con il risultato di 0-2, il Le Mans FC (club proveniente dallo Championnat National, terza divisione del calcio francese). Ad attendere la compagine capitolina tra le proprie mura di casa, in data 26 febbraio 2025, sarà lo Stade Briochin, altra società iscritta alla terza categoria del sistema calcistico transalpino e autrice di un'impresa ai danni del Nizza (formazione a cui è burocraticamente legato un certo Tanguy Ndombele): Hugo Boudin, difensore classe '92, diventa l'eroe dell'intera cittadina di Saint-Brieuc grazie ad una doppietta siglata tra l'88° e il 97° minuto che sancisce l'insperata rimonta (e il definitivo 2-1) contro Les Aiglons. Da segnalare, inoltre, la prima marcatura del già citato Kvaratskheliacon indosso la maglia del Paris Saint-Germain: essa è stata messa a segno la sera di venerdì 7 febbraio in occasione dell'impegno di campionato (valido per la 21ª giornata di Ligue 1 e tramutatosi in un successo per 4-1 dei parigini) con l'AS Monaco; una vera perla del georgiano che è valsa il momentaneo 2-1 a Les Rouge-et-Bleu.
Per un Khvicha Kvaratskhelia e un Fabian Ruiz che conquistano i quarti di finale della Coupe de France, c'è un Leander Dendoncker che, da leader della retroguardia del Royal Sporting Club Anderlecht, aiuta Les Mauve et Blanc ad agguantare la finale della Coupe de Belgique: vittoria 1-0 nella gara d'andata, pareggio 2-2 (con annessa marcatura proprio del nativo di Passchendaele) in quella di ritorno e scoglio Anversa abbattuto. Nell'atto conclusivo della competizione (il quale verrà disputato all'alba del mese di maggio), i Paars-wit si contenderanno la gloria contro i rivali del Club Brugge. Anche in questo caso, c'è un avvenimento abbastanza singolare a cui dedicare un paio di righe: Amadou Diawara, dopo che nelle scorse settimane aveva subito una "retrocessione" all'interno delle gerarchie di mister David Hubert al punto da esser mandato a giocare con la Primavera del club, ha rescisso, in data 4 febbraio 2025, il proprio contratto con l'Anderlecht. Ad oggi, il fu interprete del centrocampo azzurro è, dunque, svincolato.
Chiudiamo, infine, con il "dualismo di umori" in terra inglese di Jorge Luiz Frello Filho, meglio conosciuto con il nome di Jorginho, e Axel Tuanzebe. Il primo, in forza all'Arsenal dal gennaio 2023, vede sfumare la possibilità di (quantomeno) disputare la finale di Coppa di Lega causa una doppia sconfitta (per 2-0 in ambedue gli incontri) patita per mano del Newcastle United. Il secondo, al contrario, osserva dalla panchina i propri compagni dell'Ipswich Town polverizzare, con il risultato di 1-4, i padroni di casa del Coventry City (società militante in Football League Championship, la controparte anglosassone della Serie B) e accedere, di conseguenza, agli ottavi di finale dell'altra competizione nazionale targata "Inghilterra": l'FA Cup.
Dalla C di Callejon alla O di Ostigard: cinque storie (in ordine alfabetico) di cinque calciatori ex Napoli
—Cinque calciatori rimanenti, cinque campionati e, di conseguenza, cinque storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico. C come Callejon, leggenda immortale della storia azzurra (che oggi, 11 febbraio 2025, tra l'altro, compie 38 anni) risucchiata da un vortice di negatività alla corte di mister Fran Beltran al Marbella FC. Rimediato il 10° KO del proprio campionato (un pesante 1-4 per mano del Real Murcia), "Calleti" e compagni sprofondano alla quartultima posizione in Primera Federacion: lo spettro di una retrocessionenella quarta categoria spagnola continua ad aleggiare nei pressi de La Dama de Noche.
K come Kim Min-jae, che con la complicità di Dayot Upamecano, innalza una muraglia invalicabile per il reparto offensivo del Werder Brema, vittima nel venerdì da poco passato agli archivi dello strapotere del Bayern Monaco e abbattuto con un rotondo 3-0. Vittoria (la 7ª consecutiva in campo nazionale) che consente ai 33 volte campioni di Germania (in vetta alla Bundesliga a quota 54 punti) di incrementare il proprio distacco dal Bayer Leverkusen secondo (reo di aver conseguito un pareggio a reti bianche in casa del Wolfsburg) ad un non indifferente +8.
K come (anche) Koulibaly, catapultato (come l'intero organico dell'Al-Hilal) in una montagna russa d'emozioni dalla durata di 96 ore: prima il successo per 4-1 inflitto in AFC Champions League Elite (in data 4 febbraio 2025) al meno quotato Persepolis, poi il deludente pareggio, con il risultato di 2-2, verificatosi in casa del Damac Football Club. Un esito che assume una connotazione negativa specialmente per quanto concerne la situazione di classifica del club di Riyadh: vetta ceduta ad un Al-Ittihad uscito trionfante, per 1-2, dal Buraidah Stadium, casa dell'Al-Taawoun. Dopo 19 impegni di Saudi Pro League, la classifica recita: Al-Ittihad 49; Al-Hilal 47.
M come Mertens, filtro principale della manovra offensiva del Galatasaray e individuo che ha dato vita all'episodio più discusso dell'ultimo weekend. Al minuto 12 della partita valevole per la 22ª giornata di Super Lig con l'Adana Demirspor, il fantasista belga viene atterrato da Semih Guler nell'area di rigore dei Fulmini blu. Il direttore di gara, per l'occasione Oguzhan Cakir, assegna il "penalty" ai padroni di casa, successivamente trasformato dal neo acquisto Alvaro Morata. Una decisione che scatena l'ira funesta della squadra ospite, al punto da fargli abbandonare il terreno di gioco intorno alla mezz'ora del primo tempo. 3-0 a tavolino per il Galatasaray, 3 punti di penalità all'Adana Demirspor e polemiche che in Turchia né intendono né, soprattutto, si placheranno almeno per i prossimi sette giorni.
O come Ostigard, al debutto lo scorso sabato, in data 8 febbraio 2025, con la maglia dell'Hoffenheim (società in cui si è trasferito in prestito semestrale dallo Stade Rennais durante le battute finali della sessione invernale di calciomercato da poco conclusasi); ma c'è poco di cui essere entusiasti: sconfitta per 0-4 dinanzi ai propri tifosi rifilatagli senza alcuna pietà dall'Union Berlino.
Baroni batte Petagna, Pecchia messo KO da un trittico di ex Napoli. Ancelotti mantiene la vetta, Gattuso la riconquista. Nuovo debutto in panchina per Baldini e Pazienza
—Concludiamo (come di consueto) con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con la narrazione di ben due battaglie andate in scena nell'ultima domenica pomeriggio targata "Serie A"e che hanno visto la partecipazione di una moltitudine di vecchie conoscenze azzurre: Lazio-Monza e Cagliari-Parma. E a proposito di "guide tecniche", queste due sfide hanno visto coinvolti due tecnici popolari tra i vicoli della fu Partenope: Marco Baroni, saldamente al comando della panchina biancoceleste, e Fabio Pecchia, condottiero della compagine crociata. Il primo (ricordato dai cuori napoletani di vecchia data come l'autore del gol, con cui punì proprio i capitolini, che ha consegnato agli abitanti della patria del Vesuvio il secondo Scudetto della propria centenaria storia) strapazza il Monza (club in cui milita un certo Andrea Petagna) con una "manita" (per l'esattezza un 5-1), mentre il secondo (che ha indossato i colori del capoluogo campano tra il 1993 e il 1997 e, successivamente, nel biennio 2000-2001) perde, con il risultato di 2-1, lo "scontro salvezza" con il Cagliari (nel cui organico sono presenti, tra gli altri, Gianluca Gaetano, Sebastiano Luperto e Leonardo Pavoletti).
Non solo Antonio Conte, anche Carlo Ancelotti (allenatore del Real Madrid) e Gennaro Gattuso (tecnico dell'Hajduk Spalato), dopo il weekend appena trascorso, troneggiano sulla vetta dei rispettivi campionati, nonostante due risultati agli antipodi. Il mister di Reggiolo non va oltre il pareggio (1-1 al termine dei 90' regolamentari) nel derby disputata sabato 8 febbraio 2025 con l'Atletico Madrid, ma mantiene comunque il distacco di un punto dai "cugini" secondi in classifica a quota 49 (oltre che di due lunghezze dai rivali storici del Barcellona, che accorciano la distanza in graduatoria da -5 a -2 grazie ad un 1-4 rifilato al Siviglia). "Ringhio", d'altro canto, riesce a giovare per due volte, nel giro di 24 ore, del più classico dei risultati: l'1-0. La sua Hajduk Spalato supera "di corto muso" il Nogometni klub Varazdin (merito di un rigore trasformato al 10° minuto del primo tempo da Marko Livaja) e vede crollare, sempre di misura (onorificenza di Giorgi Gagua), gli altri contendenti alla gloria finale, il Rijeka, contro l'Istra. Una combinazione di eventi che riconsegna il primato in Hrvatska Nogometna Liga agli uomini di "Rino"Gattuso, capaci di racimolare 40 punti (uno in più del Rijeka appena menzionato) in 21 impegni di campionato.
Infine, due ritorni in panchina per un paio di volti con alle spalle un vissuto alle pendici del Vesuvio con gli scarpini ai piedi: Francesco Baldini (dall'estate del 1995 a quella del 2001 e, successivamente, nell'annata 2002-2003) e Michele Pazienza (da gennaio del 2008 a giugno del 2011). Entrambi catapultati bruscamente nell'intricato mondo della Serie C ed entrambi portatori di destini malvagi per i rispettivi team: il primo, subentrato ad un altro ex Napoli, ovvero Andrea Dossena, al comando della S.P.A.L. (acronimo per Società Polisportiva Ars et Labora), esce sconfitto per 2-1 dal campo della Virtus Entella; medesimo risvolto per il secondo: differisce unicamente l'avversario (la Juventus Next Gen) e il risultato finale (2-0).
A cura di Alex Iozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CalcioNapoli1926.it è stato selezionato da Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici anche su Google News.
© RIPRODUZIONE RISERVATA