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Una generazione di tifosi ritrovata!

Ivan Scudieri

A cavallo tra fine anni 90 e l'inizio del nuovo millennio, squadre come Lazio, Roma, Inter, Milan e Juventus, hanno attirato l'attenzione di tanti giovani napoletani. Grazie a De Laurentiis, la musica è cambiata.

Aurelio De Laurentiis è sicuramente un personaggio che da quando ha rilevato il Napoli a ridosso del fallimento, ha diviso la piazza. Ancora oggi c'è chi lo ritiene il migliore presidente della storia del Napoli e chi ne contesta la gestione societaria, i mancati investimenti e non perde occasione per rivolgergli giudizi e insulti anche pesanti. Certo è che lavorare in una città come Napoli non è facile per nessuno. La piazza è esigente, talvolta invadente e polemica nei confronti delle scelte dirigenziali. Ma Napoli è così: viscerale e passionale. Ancora di più negli ultimi anni, quando il Napoli è stato vicino a raggiungere grandi successi. Ma non è stato sempre così.

Una generazione di tifosi persa

Negli anni bui del dopo Maradona, con le scellerate gestioni di Corbelli e Naldi, fino ad arrivare al fallimento, il Napoli ha perso un'intera generazione di tifosi. I giovani napoletani della generazione post Maradona, hanno fatto fatica ad identificarsi in calciatori che hanno vestito in quegli anni la maglia azzurra e virato le loro attenzioni verso formazioni più competitive e vincenti composte da campioni in cui sono stati individuati i nuovi idoli. Totti, Batistuta, Ronaldo, Zidane,  ŠhevčhenkoSalas, hanno così sottratto alla piazza napoletana, una intera generazione di tifosi.

La storia di Gargano

Qualcuno ricorderà senza dubbio la storia di Walter Gargano, centrocampista uruguagio, che fu acquistato insieme a Lavezzi ed Hamsik, nella stagione 2007/2008, quella del ritorno in massima serie. Dopo alcune buone stagioni in maglia azzurra, Gargano passò in prestito all'Inter nel 2012. Durante la conferenza stampa di presentazione dichiarò: "Ho sempre simpatizzato per i colori nerazzurri, prendevo sempre l'Inter quando giocavo alla Playstation". Questa dichiarazione fu aspramente contestata dai tifosi napoletani, che la interpretarono come uno sgarro. Abbiamo provato a fare un ragionamento. Gargano nasce a Paysandú il 23 luglio 1984. Abbiamo immaginato un giovane calciatore in erba che in quegli anni gioca ai videogames. Vi invitiamo a fare una veloce ricerca sulle evidenti differenze della qualità delle rose di Inter e Napoli di quegli anni. Resta condivisibile come un ragazzo straniero, abbia palesato un'affettività sportiva con una squadra di campioni in cui si era identificato da adolescente.

I nuovi tifosi napoletani

Tornando alle faccende di casa nostra, dal 2004, anno in cui Aurelio De Laurentiis ha acquistato il Napoli, nell'ambiente partenopeo e più diffusamente nella regione Campania, si è andato piano piano rinsaldando quel rapporto di sana affettività sportiva per una squadra che rappresenta la nostra terra. I giovani dal 2000 in poi sono tornati a tifare Napoli, grazie anche ad una crescita esponenziale di una squadra che negli ultimi anni è stata capace di raggiungere traguardi prestigiosi e posizioni importanti nel calcio italiano ed europeo. Identificarsi nei vari Hamsik, Lavezzi, Cavani, Higuain, Mertens, Callejon, Koulibaly, Insigne e in tanti altri giocatori che hanno sul campo, meritato l'affetto della gente, resta un grande capolavoro del Presidente Aurelio De Laurentiis. L'uomo che ha riportato i napoletani a tifare Napoli.

L'Aforisma

Non ha importanza dove si è nati, quando come e dove si sono avuti i primi approcci con il calcio, per diventare un appassionato, un tifoso. Il tifo è una malattia giovanile che dura tutta la vita. Pier Paolo Pasolini