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Quando al campo Testaccio un raccattapalle della Roma fece sparire un gol del Napoli

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il primo confronto fra le due squadre in Serie A a girone unico si disputò il 10 novembre 1929 e terminò con un pirotecnico 2-2

Sabato sera alle 20.45 allo stadio Olimpico si affrontano Roma e Napoli, gara che chiude la 17esima giornata del campionato di Serie A. In questa stagione non ci sarà la sosta natalizia e il Derby del Sole è sicuramente uno dei match migliori che il nostro torneo possa offrire prima di Natale. Le due squadre sono divise da 2 soli punti in classifica, con gli azzurri al quinto posto a quota 27 e i giallorossi a 25 punti. Gli azzurri sono imbattuti negli ultimi tre match contro la Roma all'Olimpico e non hanno subìto alcun gol. Ma quale fu il primo confronto fra le due compagini in Serie A a girone unico? Si disputò il 10 novembre 1929 e terminò con un pirotecnico 2-2 e si assistette ad uno dei primi casi di gol fantasma.

Roma-Napoli 1929-1930, quando un raccattapalle fece sparire un gol azzurro

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Nel 1929-1930 si disputò il primo campionato di Serie A a girone unico. Fino a quel momento la massima serie era divisa tra nord e sud e al termine dei vari gironcini interregionali si disputava la finale tra le vincitrici della Lega Nord e Sud; dal 1926-1927 si sviluppava in due gironi da dieci squadre: le prime tre di ogni raggruppamento accedevano al girone finale da sei squadre che assegnava poi lo scudetto. Nella sesta giornata di quello storico campionato si disputò Roma-Napoli al campo Testaccio. Lo stadio Olimpico sarebbe stato inaugurato solo tre anni dopo con il nome di Stadio dei Cipressi, ma solo dal 1953 la Roma iniziò a giocarci con il nome di Stadio dei Centomila; nel 1960 assunse l'attuale denominazione dopo la disputa delle Olimpiadi. Ma quel match passò alla storia per un altro motivo. La Roma passò in vantaggio dopo soli sei minuti grazie alla rete di Chini Luduena che fece esplodere Campo Testaccio, ma il fattaccio avvenne al 33° minuto. Secondo le cronache ufficiali, l'azzurro Fenili scagliò un bolide che superò il portiere giallorosso Ballanti, ma il pallone si ritrovò dietro la rete della porta. I napoletani invocavano l'assegnazione del gol, mentre l'arbitro non aveva intenzione di concederlo perché convinto che il pallone non avesse varcato la linea di porta. Durante il parapiglia, però, il DS della Roma Biancone e un giovanissimo raccattapalle del club giallorosso si accorgono che il gol fosse regolare grazie alla scoperta di un buco nella rete, così il ragazzo lo ricuce facendo sparire, senza che nessuno se ne accorgesse, ogni prova del gol segnato dal Napoli. Una vera e propria furbata. Per la cronaca il match si concluse sul 2-2: dopo il vantaggio iniziale giallorosso, una doppietta di Vojak ribaltò il risultato a favore del Napoli già nel primo tempo, ma Volk segnò il gol del definitivo pareggio nella ripresa. Le due squadre onorarono il primo campionato nazionale a girone unico: il Napoli infatti concluse con un onorevolissimo quinto posto con 37 punti, mentre la Roma finì sesta ad un punto dagli azzurri.

A cura di Domenico D'Ausilio

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