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Amarcord Napoli-Verona, oggi celebriamo Bruno Giordano: “I miei gol? Sono per il Napoli, non mi importa della gloria personale”
Amarcord Napoli Verona
Oggi, nel corso della nostra consueta rubrica amarcord vi riportiamo alla stagione 85/86 quando il Napoli rifila, senza alcun affanno, un pokerissimo al Verona. Gli scaligeri si presentano al San Paolo con lo scudetto cucito sul petto, ecco perché il trionfo partenopeo è di prestigio. Il giornalista Italo Kuhne dice che se il Verona corre il Napoli di Bagni macina ancora più chilometri. In effetti il passo degli azzurri è quello del caterpillar! A onor del vero, più che "corre" il Verona ricorre a ogni mezzo per arginare l'armata partenopea, anche quelli meno leciti. Falli tattici, entrate dure, spesso inopportune. Questo passa il convento, ma il Napoli è troppo forte riesce ad avere la meglio a prescindere dalle furbate gialloblù.
I goleador di giornata sono Bruno Giordano, Salvatore Bagni, Diego Armando Maradona, Daniel Bertoni ed Eraldo Pecci. Il primo tempo si chiude con il risultato ancora in bilico e dopo il duplice fischio dell'arbitro, Giordano si presta - con la consueta eleganza - ai microfoni del bordocampista. Il giornalista gli chiede del gol segnato (che in quel momento sta decidendo la gara) e la risposta di Giordano e da applausi: "Se il mio gol ha un sapore speciale? Assolutamente no, dice Giordano... io gioco per il Napoli e non per Giordano Il mio gol al massimo vale 2 punti e basta".
Cari amici, è sempre emozionante vedere come un campione di questo calibro, anche a distanza di oltre 30 anni, sia ancora profondamente legato ai colori azzurri. Bruno Giordano è tutt'ora ospite dei salottini televisivi napoletani e il suo cuore è comprensibilmente diviso tra Lazio e Napoli. Dal celeste dei capitolini all'azzurro Napoli... tinte più forti, più nitide, più decise. Nel video in allegato possiamo vedere la bellezza adamantina di quel collettivo che due anni dopo avrebbe conquistato lo storico primo scudetto. L'auspicio è che domani il Napoli possa scendere in campo con la stessa fame di quel giorno: una vittoria vorrebbe dire Champions League a prescindere dai risultati delle dirette rivali.
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