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Piotr Zielinski (Foto SSCN)
L'edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma su Piotr Zielinski. Ora sì che ora il Napoli può dire di avere lo Z-Factor. il fattore-Zielinski, un concentrato di alta classe e talento prezioso che dopo anni di domande senza risposta e grandi rimpianti ha cambiato la vita della squadra. Sembra ieri che Piotr parlava di se stesso così: "Non riesco a sfruttare il talento che mi ha donato Dio".
Sembra ieri che la critica continuava a dipingerlo in questi termini. Un potenziale fenomeno senza continuità che non incide quando deve. Prego? Dopo il Covid, o per meglio dire dopo l'intuizione di Gattuso di spostarlo sulla linea dei trequartisti contravvenendo alle aspirazioni da mezzala sinistra di Piotr, la sua vita è cambiata. È scattato qualcosa, e Zielinski ha cominciato a seminare e innaffiare calcio puro con una pulizia di calcio e una velocità di gambe e pensiero straordinari. Una delizia vederlo all'opera, di destro e sinistro, e la risposta agli scettici che fino a un certo punto lo hanno legittimamente dipinto come un enorme potenziale inespresso è tutta negli assist (10) e nei gol (8) che hanno inciso notevolmente sulla meravigliosa rimonta Champions. Firenze compresa. E ora? Beh, non resta che festeggiare: la convocazione all'Europeo, ufficializzata ieri dalla Polonia; la qualificazione all'elite d'Europa, dopo la partita di domenica con il Verona; e la nascita del suo primo figlio.
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