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PARMA, ITALY - OCTOBER 13: Jose Marcelo Ze Maria of Stelle Gialloblu in action during the 100 Years Anniversary match between Stelle Crociate and US Stelle Gialloblu at Stadio Ennio Tardini on October 13, 2013 in Parma, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Zé Maria, ex calciatore di Inter e Parma. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com e ripreso da CalcioNapoli1926.it
Sulla lotta scudetto fra Inter e Milan
“Per rivivere un Perugia-Juve, con la Lazio campione, ci vorrebbe il temporale di quell’anno (ride). Mio figlio è interista sfegatato, sarei molto contento se succedesse, ma non so se sarebbe giusto calcisticamente parlando, perché il Milan sta facendo benissimo, mentre l’Inter se lo è fatto scappare in più occasioni. Io, da ex Inter, spero che i nerazzurri vincano lo Scudetto, ma non sarebbe giusto per il campionato che ha fatto il Milan.”
Sulla Juventus
“Io penso che quella della Juve sia la rosa più completa del campionato. Ma il discorso verte sulle scelte del mister che sono da valutare, perché dall’esterno è difficile giudicare come stanno le cose. Io penso che se sei la Juve non puoi pensare di essere contento della stagione fatta e di vincere spesso con un gol di scarto. Secondo me Allegri è riuscito a imprimere la mentalità della vittoria ad ogni costo nella mente dei giocatori e loro si sono, negli anni, adattati al suo pensiero.”
Sull’addio di Dybala
“Questa è un’altra situazione di cui non sappiamo la verità. Difficile capire il perché dopo sette anni debba lasciare la Juve a parametro zero e in questo modo. Io penso che lui sia l’unico campione che ha la Juventus e lasciarlo andare cosi non mi sembra saggio. Abbiamo visto un Dybala disperato ieri sera, dispiace vederlo cosi, ma d’altro canto andrà in una squadra che sicuramente lo accoglierà benissimo, visto che si parla di un suo approdo all’Inter.”
Su Insigne
“Secondo me ci perde sia lui, sia il calcio italiano. Lui è un grande giocatore, ed ha dimostrato grandissime qualità, ha dato sempre il massimo. Va in un campionato anonimo ma puramente per scelta economica. Questa è stata una scelta di vita, più che sportiva. Ovviamente a noi che amiamo il calcio dispiace, ma lui ha scelto per il suo futuro economico. Ciò che il Napoli perde è l’identità, perché Insigne rappresentava a pieno Napoli e la sua tifoseria. perdere questo legame è un qualcosa che sarà difficile ritrovare.”
Su Gaucci e Moratti, suoi ed presidenti
“Il calcio moderno perde di passione. Avere gente come Moratti e Gaucci, che davano tanto per le proprie società, è di verso da oggi, dove i presidenti sono quasi tutti business man, è cambiato tutto da questo punto di vista. Si è passati da un calcio passionale a un calcio industriale, e dobbiamo abituarci a questa cosa, sicuramente è un qualcosa di diverso rispetto a ciò a cui eravamo abituati.”
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