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MILAN, ITALY - OCTOBER 13: Ivan Zazzaroni presents his new book 'Diventare Mourinho' at the Rizzoli bookshop in the Galleria Vittorio Emanuele II on October 13, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Vincenzo Lombardo/Getty Images)
Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale per l'edizione odierna del quotidiano, si è concentrato sulla rabbia del commissario tecnico Luciano Spalletti. L'ex allenatore del Napoli era apparso molto nervoso sia ai microfoni di Sky Sport, rispondendo ad una domanda di Paolo Condò, sia in conferenza stampa, quando ha ribattuto in modo estremamente piccato ad una domanda di un giornalista del Sole 24 Ore relativa un presunto patto con i giocatori per la formazione da schierare contro la Croazia.
"C’è ancora chi si sorprende se a fine partita Spalletti si impermalosisce e s’incazza dopo aver ascoltato un giudizio sgradito o una domanda che provocatoria non voleva essere. Eppure basta conoscerlo, o averlo visto più volte in tv, per sapere che talvolta non risponde all’intervistatore, ma ad altri e su ciò che gli è stato riferito e con difficoltà s’era tenuto dentro. Dice a genero perché suocero intenda. E c’è chi ama sottolineare ripetutamente un aspetto del carattere di Luciano che non è mai riuscito a correggere e non vedo come possa farlo a 65 anni e perché dovrebbe: vede le ombre anche dove non ci sono, ha una spiccata propensione al controllo di uomini, situazioni, ambiente. Lui ti porta davanti alla sua natura in tutta la sua nudità. Spalletti è così da sempre, è ancora quello dei topini, dei cecchini su Trigoria, dei riportini e dei biscugini. È il veleno che confessa di iniettarsi".
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