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Zazzaroni mette il dito nella piaga: “La Champions fa malissimo… alle italiane”

Il giornalista Ivan Zazzaroni non le manda a dire alle italiane in Champions che perdono punti in campionato. Più docile verso il Napoli, più spietato verso il Milan

Le milanesi hanno lasciato troppi punti per strada, il Napoli è avvantaggiato, ma Ivan Zazzaroni non fa sconti a nessuno: "la Champions fa malissimo". Queste le sue parole al Corriere dello Sport.

Zazzaroni: "La Champions dà ma soprattutto toglie"

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Di seguito l'editoriale del giornalista al Corriere dello Sport: "La Champions toglie al campionato, talvolta - come ieri - svuota. E fa malissimo. La Champions è quella cosa per la quale ti batti un anno intero per raggiungerla e se sei così bravo da andare avanti ti ritrovi a dover scegliere tra la zona e la finale, tra l’uovo subito e la gallina domani, con il rischio di perderli entrambi e sentirti dare del fallito. La Champions diventa un bivio antipatico: una scelta non con cosa, ma senza cosa. A differenza dei tecnici stranieri che dispongono di rose ricchissime, abituate al doppio impegno, e si pongono raramente il problema del turnover, i nostri, arrivati a un passo dalle semifinali, entrano in crisi d’abbondanza di pensieri, ovvero nello scomodo terreno del come fai sbagli. Ecco allora che Spalletti cambia volto al Napoli e non va oltre il pareggio col Verona (ma lui almeno può permetterselo perché ha uno storico scudetto che lo aspetta)".

Sul Milan

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"Pioli resetta il Milan e si presenta a Bologna con la versione più improbabile della squadra campione in carica. Quando nelle ultime sei partite di campionato raccogli 6 punti su 18 qualche calcolo l’hai certamente sbagliato, ad esempio la strategia sulla media distanza. Inseguire il grande sogno è elettrizzante, ma non può essere penalizzante fino a questo punto: l’aspetto paradossale del recente cammino del Milan risiede nel fatto che tre dei sei punti li ha presi al Maradona, goleando il Napoli, mentre ne ha lasciati un sacco e una sporta tra Salernitana, Udinese, Empoli e Bologna. Se martedì il Napoli dovesse riuscire a eliminare la squadra di Pioli, questa sarebbe infatti condannata all’affannoso inseguimento di uno dei tre posti buoni - valore economico superiore a 80 milioni, per non dire di quello sportivo - e rimpiangerebbe le uova lasciate per strada. I club italiani non possono più permettersi voli pindarici: ci sono necessità superiori, quasi tutte finanziarie, di sopravvivenza o di rilancio in tempi stretti".