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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Victor Osimhen sta vivendo la stagione della consacrazione, forse anche del riscatto. Reduce da un passato difficile, in molti lo hanno aspramente criticato - anche a Napoli - per quella sua corsa che appariva un po' sbilenca, per quel suo carattere indomito che spesso lo ha esposto a rischi e cartellini evitabili. Oggi, gli azzurri volano anche grazie a lui, al bomber nigeriano che è cresciuto ed ha dato un calcio alle critiche, accomodandosi a buon diritto nell'Olimpo del calcio.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Ora, ora che il vocabolario del bomber è stato strapazzato mettendoci dentro tutto - stop di petto, palleggio di coscia, “fucilata” sotto la traversa - per indagare su Victor Osimhen c’è bisogno d’altro. I piedi ci sono, pure quelli, hanno una sensibilità che Spalletti ha lasciato germogliare con il lavoro; e poi c’è l’altruismo, ovviamente l’atletismo, quel senso di appartenenza che diventa un invito a scrutare nell’anima del Napoli, di questi bravi ragazzi che hanno scelto di inchiodarsi nella Storia (...) Cinque reti nelle ultime quattro giornate, perché poi l’appetito viene mangiando: il 2023 di Osimhen comincia a Marassi, basta ricordarsene come, andando a scavare un pallone nella propria metà, avviando l’azione poi chiusa con l’irruzione in area, di piatto e in anticipo sul difensore, quando Mario Rui è arrivato a lui. E con la Juventus, doppietta “diversa” il tap in dopo la sforbiciata di Kvara respinta da Szczesny; colpo di testa sul cross del socio georgiano, al quale intanto aveva concesso un assist, perché così fanno i filantropi del gol. A Salerno, gli venne comoda: tap in dopo il palo di Elmas, palla scivolosa, in cui hai tutto da perdere, ma che non si può sbagliare. Ha saltato sette partite, una stagione spezzata proprio quando stava cominciando, contro il Liverpool (e dopo aver sbagliato un rigore); e comunque poi un anno ripreso per i capelli, ma in fretta, perché i suoi ultimi dodici gol li ha messi assieme in undici partite, nelle quali ha saltato solo due appuntamenti, con l’Empoli e a San Siro con l’Inter, e comunque complessivamente ce ne sono sedici in quattordici giornate".
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