Su quali aspetti puntare per migliorare il sistema?
"Sicuramente il primo è il riconoscimento da parte della FIGC di un’autonomia gestionale dell’Associazione. Pur rimanendo parte integrante dell’ordinamento federale, vogliamo ottenere una completa indipendenza nella gestione del budget. Poi, continueremo a sostenere il doppio tesseramento e ho il sogno di vedere un calciatore della Nazionale o un tecnico promuovere i corsi per arbitri. Immaginate testimonial come Spalletti Donnarumma che invitassero i giovani a entrare nel mondo arbitrale...".
Che consiglio dare all'IFAB per far sbagliare meno arbitro e VAR?
"Provenendo da un contesto professionale in cui vige il principio della prevalenza della sostanza sulla forma, dico per rendere l’idea che non vorrei più sentir dire "l’operazione chirurgica è riuscita, ma il paziente è morto", cosa che purtroppo abbiamo sentito in diverse situazioni in cui la giusta decisione in campo sarebbe stata un’altra ma che il VAR, per protocollo, non ha potuto invitare al monitor l’arbitro per cambiarla. Poi, introduzione del VAR a chiamata o Challenge, poter rendere ascoltabili in diretta gli audio della sala VAR ampliando il format “Open Var”.
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