Il rapporto tra Antonio Conte e la tifoseria del Lecce non è mai stato particolarmente sereno: gli ultras salentini, spiega Repubblica nell'edizione odierna, non hanno perdonato al tecnico alcune azioni. Di seguito, dunque, quanto riportato dal noto quotidiano.
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Tra Conte e gli ultras del Lecce c’è da sempre un clima teso: svelato il motivo
Gli ultras del Lecce non hanno mai perdonato alcune cose a Conte, ecco quali
—"Vince tutto ma Lecce è sempre Lecce, anche se il vecchio adagio del nemo propheta in patria colpisce pure lui. Tutta colpa di un fraintendimento datato 31 agosto 1997. Conte segna al Delle Alpi proprio contro i salentini e finisce per esultare nei pressi del settore ospiti, occupato proprio dai suoi ex tifosi che non la prendono bene. Da allora, per una parte del tifo organizzato giallorosso, diventa addirittura un nemico: riceve insulti e diventa oggetto di una vera e propria contestazione nel 2004. Pantaleo Corvino lo chiama al Lecce per chiudere la carriera con parte dell’ingaggio da devolvere in beneficenza, ma il ritorno non si concretizza. La protesta di 2 mila ultras fa saltare tutto. A Conte poi non viene perdonata neanche la scelta di allenare il Bari che porta in serie A: nel 2008 rischia addirittura di essere aggredito da tre ultras. Senza dimenticare lo striscione esposto in occasione del suo ritorno da tecnico dell’Inter al via del Mare".
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