Occorre capire lo stato mentale dei giocatori. Lontano dall'euforia della tifoseria partenopea, lontano dal clima di tensione e attesa che si respira a Napoli. Spalletti ha scelto la Turchia perché i suoi ragazzi potessero allenarsi con serenità, per tornare al meglio in campo contro l'Inter di Inzaghi
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Turchia, Spalletti opta per il bunker-Napoli: ritiro blindato al riparo dall’euforia
Spalletti, in Turchia è un Napoli blindato. Spalletti ha avviato colloqui con i calciatori per capirne lo stato mentale
Ne parla l'edizione odierna de Il Mattino, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Spalletti non perde tempo. Nel bunker turco, Luciano passa le ore non solo guardando le partite del mondiale in compagnia dei suoi fedelissimi e di Cristiano Giuntoli. Ha iniziato una serie colloqui con i calciatori, come se fossero delle sedute per capire lo stato di forma mentale. Se la squadra è volata in Turchia è proprio per accelerare il ritorno al ritmo degli allenamenti in un momento, in cui, il rischio di relax è nell'ordine delle cose. La squadra è giovane ed inesperta, non è un caso che non ci sia nessuno che sappia come si vince lo scudetto perché nessuno lo ha mai vinto. A cominciare da Luciano Spalletti. Ed è dunque questa full immersion anche con la testa su cui il tecnico azzurro sta lavorando lontano - anzi, lontanissimo - dei riflettori italiani. Non c'è neppure la percezione, in quel di Belek, nella provincia di Antalya, del clima di euforia che si respira in città. Spalletti ha voluto e la scelta è stata condivisa da De Laurentiis, tenere la squadra il più possibile distante dall'euforia. E non è un caso che siano tornate anche le sedute doppie, proprio come in estate. Poi, ovvio, tra sette giorni, sarà inevitabile (c'è l'amichevole con il Villarreal al Maradona e un'altra, sempre a Fuorigrotta il 22 dicembre) capire che cosa prova in questo momento la tifoseria azzurra".
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