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EMPOLI, ITALY - APRIL 6: Urbano Cairo president of Torino FC reacts during the Serie A TIM match between Empoli FC and Torino FC - Serie A TIM at Stadio Carlo Castellani on April 6, 2024 in Empoli, Italy.(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Domani alle 15 andrà in scena un Torino-Napoli che vale tanto per entrambe. Gli azzurri non possono sbagliare visto il solo punto di vantaggio sulle quattro inseguitrici e considerando che due di queste (Fiorentina e Inter) si affronteranno. Naturalmente, anche i padroni di casa vorranno provare a strappare punti, in una fase della stagione molto delicata che vede i granata stentare notevolmente. L'ultima vittoria, per gli uomini di Vanoli, è un ricordo molto lontano, datato 25 ottobre (1-0 contro il Como). Sarà sfida anche tra i due massimi dirigenti, Urbano Cairo e Aurelio De Laurentiis, esponenti della vecchia scuola dell'imprenditoria italiana. Sarà l'ennesimo faccia a faccia tra due presidenze che giungono, in questo 2024, a vent'anni di gestione. Ne ha parlato TMW, con focus specifico sulla frustrazione che regna nella sponda granata del capoluogo piemontese, per un Toro che vivacchia ormai da troppi anni a metà classifica.
"Voci e indiscrezioni tra Red Bull e fondi arabi sono impazzite tra social e giornali, il futuro societario del Torino appare davvero vicino ad una svolta. E, per la prima volta dopo il 2010, il presidente Cairo è tornato a parlare di cessione della società. "Io non voglio rimanere a vita, venderò se arriverà qualcuno più ricco e più bravo di me, ma al momento non c'è. Al momento non c'è stato nessun incontro" è l'ultimo aggiornamento di pochi giorni fa arrivato dallo stesso editore alessandrino sulla situazione del club di via Viotti. L'incontro con il sindaco Stefano Lo Russo a Masio nelle ultime ore, però, va ancora verso la direzione di una svolta ai vertici della società, mentre la contestazione della tifoseria nei confronti di Cairo non si placa e proseguirà anche durante la sfida contro il Napoli. E quella di domani sarà una sfida particolare anche per Cairo stesso, perché domenica si troverà di fronte un collega con il quale condivide un lungo percorso alla guida dei rispettivi club: Aurelio De Laurentiis ha festeggiato da qualche settimana i 20 anni al Napoli, Cairo ha superato quota 19 e ora è pronto a diventare il più longevo di sempre mettendo la freccia su Orfeo Pianelli il prossimo 2 dicembre. E se a livello temporale sono pressoché identici, le differenze diventano enormi se si pensa ai risultati sportivi raggiunti. Il produttore cinematografico romano è riuscito a vincere uno scudetto, tre coppe Italia e una Supercoppa Italiana, oltre a tornare stabilmente in Europa (fatto salvo l’anno scorso, ndr), mentre l’editore alessandrino ha vissuto come punto più alto un sedicesimo di finale di Europa League vinto contro l’Athletic Bilbao. Eppure De Laurentiis era partito ancora da più in basso, con il Napoli che cambiò addirittura nome in Napoli Soccer e fu costretto a risalire dalla serie C. Certo, il bacino d’utenza delle due piazze non è lo stesso, ma a 20 anni di distanza i partenopei sono tornati ai fasti dei tempi di Maradona, il Toro continua a navigare a metà classifica senza grandi ambizioni".
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