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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
Non è da sottovalutare, l'impegno di questa sera contro l'Empoli al Maradona. Il Napoli perse punti preziosi lo scorso anno ed oggi è chiamato a non fermarsi in questa volata che potrebbe portarlo alla pausa mondiali con un bottino fondamentale in chiave tricolore
Così Antonio Giordano sul Corriere dello Sport: "Nona vittoria consecutiva, nono gol stagionale, in questa estate-autunno da pazzi, con il Milan che sta a sei punti e le altre che si perdono nello spazio, lontane: ma l’Empoli è un tormento, ogni volta, e l’anno scorso fu addirittura peggio. Vinse 1-0 al «Maradona»; ribaltò il ritorno da 0-2 a 3-2, spalancando ad una crisi ambientale che poi ha certificato la necessità della rivoluzione. Gli infortuni l’hanno massacrato, ha più viti che punti in classifica, si è dovuto arrendere ripetutamente - tra Covid e accidenti vari - però nel triennio ha saputo costruire un feeling con il gol egualmente: nella sua prima stagione, nonostante i guai, arrivò a dieci; nella seconda, e le disavventure non gli mancarono, ne fece diciotto: ha quasi eguagliato il primo Osimhen, viaggia per cancellare il secondo; e il terzo, con questa sua andatura irresistibile, viaggia ritmi vertiginosi, quelli che in Europa si possono permettere solo Halland, Lewandowski, Neymar e Mbappè, niente male come amicizie. Quando il Newcastle, gennaio scorso, ha lanciato messaggi tutt’altro che subliminali ed ha lasciato vedere un centinaio di milioni pronti per chiudere l’affare, il Napoli ha fatto finta di niente, s’è tenuta la ricchezza del proprio gioiello ed ha pensato di costruirgli il futuro intorno: due giornate alla sosta, c’è l’Empoli nel tempio di Diego, è (sempre) il giorno di Victor".
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