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Spinazzola, da svincolato di lusso a meteora: possibile addio anticipato a gennaio

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Il terzino è arrivato in estate portandosi dietro la sua esperienza ma dopo sei mesi la situazione è cambiata
Sara Ghezzi

Leonardo Spinazzola in estate è arrivato a Napoli da svincolato portandosi dietro grande aspettative sia per la sua esperienza che avrebbe dovuto portare in azzurro che per la speranza di rivedere il giocatore che a Euro2020 prima dell'infortunio regalava spettacolo in campo. A distanza di quasi 6 mesi la situazione è completamente cambiata e come rivela l'edizione odierna de Il Mattino, ora potrebbe lasciare già a gennaio con il benestare di Conte. A seguire un estratto dell'articolo.

Spinazzola, da svincolato di lusso a meteora: possibile addio anticipato a gennaio

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"Da veterano a meteora il rischio (flop) è dietro l’angolo. Come pure quello di un addio anticipato nel mercato di riparazione che aprirà i battenti all’alba del nuovo anno. A meno che le ultime notizie sul fronte infermeria non possano aprire altri scenari. È la storia (breve?) di Leonardo Spinazzola - 32 anni a marzo prossimo - e dei suoi primi 5 mesi al Napoli che potrebbero essere anche gli unici all’ombra del Vesuvio. Il cursore di fascia sinistra è stato ingaggiato dal club azzurro a luglio scorso, a parametro zero , dopo che la Roma - suo ultimo club - aveva deciso di non rinnovargli più il contratto. Il cursore sinistro si è presentato alla corte di Conte con un pedigree di tutto rispetto fatto di tantissima esperienza in massima serie, come anche in campo internazionale: nel suo palmares spiccano infatti uno scudetto ed una Supercoppa italiana con la Juve, una Conference League in riva al Tevere (sponda giallorossa naturalmente) e soprattutto un campionato Europeo vinto da protagonista fino ai quarti di finale (dove si ruppe il tendine d’Achille contro il Belgio di Lukaku). Inutile dire che Conte si aspettava un certo rendimento che evidentemente è venuto meno da parte di Spinazzola. Basta guardare il suo score dall’inizio della stagione fino ad oggi. Il calciatore avrebbe dovuto giocarsi una maglia da titolare con Olivera sulla corsia di sinistra. E così è stato, ma l’uruguagio si è progressivamente impadronito dell’out mancino lasciando a Spinazzola soltanto scampoli di gare. È pensare che l’ex Roma era anche partito titolare nel match d’esordio a Verona. Già, proprio la partita horror persa in malo modo dal Napoli (da tutta la squadra, intendiamoci) contro l’Hellas al Bentegodi. Da quel momento Conte ha cambiato alcune pedine, salvo poi modificare anche atteggiamento tattico, abiurando la difesa a «tre» e passando ad un modulo con quattro difensori in linea. Uno spartito tattico che evidentemente ha esaltato maggiormente le caratteristiche di Olivera a dispetto di quelle di Leonardo".