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Spezia-Napoli, la Curva Ferrovia rischia la chiusura dopo i cori beceri di ieri
L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sugli incresciosi episodi di razzismo in Curva Ferrovia (rischia la chiusura) allo stadio Picco di La Spezia durante il match contro il Napoli.
L'offesa alla memoria di Maradona: «Sai perché mi batte il corazon? È morto Maradona, è morto Maradona». Il coro oltraggioso partito dalla curva degli ultrà di casa in momenti diversi. E poi «E Diego non pippa più». Offese di ogni tipo ai tifosi napoletani, intorno ai 500 presenti al Picco per la maggior parte nei distinti, dove spiccavano una bandiera sudcoreana dedicata a Kim e un'altra georgiana dedicata a Kvaratskhelia. E poi diversi cori di discriminazione territoriale: «Vesuvio lavali col fuoco», «Abbiamo un sogno nel cuore Napoli usa il sapone», «Benvenuti in Italia» e quello ripetuto più volte «Vesuvio erutta, tutta Napoli distrutta», con la replica ironica dei tifosi napoletani presenti allo stadio (quelli del nord, i tifosi azzurri non residenti in Campania ai quali era vietata la trasferta) che hanno poi intonato lo stesso coro. La partita è andata avanti, (l'arbitro Di Bello non l'ha interrotta) e il clima è rimasto lo stesso fino al fischio finale con gli ultimi insulti degli ultrà dello Spezia verso gli azzurri che rientravano negli spogliatoi attraverso l'uscita sotto la curva Ferrovia che ora rischia di essere chiusa dal giudice sportivo.
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