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rassegna

Spalletti, stop alle distrazioni: regole e divieti nel ritiro della Nazionale

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
La Gazzetta dello Sport ha raccolto i principali divieti e regole che il CT ha imposto alla squadra in ritiro

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha raccolto i principali divieti e regole che il CT Luciano Spalletti ha imposto alla squadra in ritiro:

  • Ritardi non tollerati: a tavola, nelle riunioni tecniche e negli allenamenti
  • Limitazioni all'uso dei cellulari: solo prima di pranzo o cena, mai a tavola e nelle riunioni
  • No alle cuffie: nessuno deve estraniarsi "con lo sguardo da ebete"
  • Playstation? Sì ma... si gioca soltanto nella sala giochi preparata nell'hotel
  • Risate e scherzi vanno dosati: si lavora divertendosi, ma con la massima concentrazione
  • "Niente teste di cazzo" disse Spalletti il 9 ottobre a Coverciano, e non era una volgarità gratuita ma la citazione dal celebre libro di James Kerr dedicato all’etica del lavoro degli All Blacks. Il c.t. voleva azzurri concentrati al massimo, rispettosi delle regole, lontani da derive poco professionali che inevitabilmente condizionano il rendimento (almeno se non sei Maradona). Sono trascorsi otto mesi. Spalletti aveva promesso di regalare a tutti una copia del saggio. Che l’abbia fatto o meno, i 26 di Iserlohn sanno benissimo che non sono ammesse deroghe, da Firenze alla Germania. Non si vive di sola tattica.