L'edizione odierna del Corriere dello Sport esalta la scelta del tecnico del Napoli Luciano Spalletti di lasciare in campo per tutto il match contro lo Spezia Giacomo Raspadori, autore di una prestazione non esaltante fino al momento del gol vittoria siglato all'89esimo.
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Questa partita l’ha vinta Spalletti: Vai a giocare su, Raspa”. Il retroscena – CdS
Spalletti, il retroscena sul gol vittoria di Raspadori
Lo ha fatto, però, Spalletti intrufolandosi nelle dinamiche della sfida, rivedendo il suo piano-A e ritoccandolo secondo le esigenze più immediate e resistendo a qualsiasi tentazione di rinunciare a Raspadori. Fuori Politano e poi pure Kvara. Tenendo per sé e per quel finale da evitare ai cardiopatici il cosiddetto anello debole del tridente, allargandolo rispetto al copione iniziale. E spingendolo però a credere in se stesso, assorbendo un pizzico di sano egoismo e rinunciando a quella generosità che lo stava portando a rientrare sulla trequarti per non far saltare gli equilibri. "Vai a giocare su, Raspa". Il destino non può essere ignorato. Ha un ruolo nell’esistenza d’una partita e quando Giacomo Raspadori s’è accorto che Lozano ormai aveva puntato l’avversario sulla corsia opposta per abbellire un traversone, ha coperto il perimetro. Se n’è stato a rimorchio di Gaetano per occupare lo spazio e dominare il secondo palo. E ha sognato che il pallone potesse passare tra decine di gambe. È rimasto lucido, ha interpretato perfettamente se stesso. L’ha girata nell’angolo ed ha sentito sfilare via ogni forma di psicosi, con l’aiuto del babbo calcistico che l’ha vinta con lui".
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