Intervista dell'ex allenatore del Napoli al Corriere della Sera: le dichiarazioni rilasciate
Quest'oggi, Luciano Spalletti ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. L'allenatore italiano, nominato commissario tecnico della Nazionale dopo l'addio al Napoli, ha analizzato la stagione negativa degli azzurri e ponendo l'attenzione sulle problematiche riscontrate.
Le parole di Spalletti
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Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico italiano: cosa è successo al Napoli? "Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi. I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno".
Sulla Nazionale: "Quella Azzurra è la maglia più bella e più importante del mondo, la prima pelle per un calciatore. Bisogna indossarla con orgoglio e convinzione. Con dignità e umanità. Nella nostra Nazionale tutti devono essere sullo stesso piano, che nessuno si senta potente. Partiamo tutti dalle sconfitte passate, sono quelle che formano".
Sulla competizione con le big d'Europa: "Dobbiamo farlo ma bisogna lavorarci ancora. Quello che abbiamo fatto vedere finora non è sufficiente. Abbiamo qualità tecniche e anche umane e sia chiaro: contano alla stessa maniera".