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UDINE, ITALY - MAY 04: Luciano Spalletti, Head Coach of SSC Napoli, is surrounded by SSC Napoli fans on the pitch after their side wins the Seria A title after the Serie A match between Udinese Calcio and SSC Napoli at Dacia Arena on May 04, 2023 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Domani ogni tifoso del Napoli vorrebbe essere nella mente e nel cuore di Luciano Spalletti quando entrerà nel Bluenergy Stadium di Udine dove il 4 maggio 2023 è riuscito nell'impresa di vincere il terzo scudetto azzurro. Chissà quali emozioni vivrà quando penserà a quel tatuaggio sul braccio che gli ricorda che per sempre sarà legato all'azzurro. Oggi rappresenta quello delle Nazionale che domani affronterà l'Israele in una città che lo ha visto diventare immortale in una sera di maggio. L'analisi dell'edizione odierna de Il Mattino.
"Luciano Spalletti torna domani a Udine dopo 501 giorni. Alle ore 22.37 del 4 maggio 2023 lo abbracciarono in campo i suoi ragazzi del Napoli e centinaia di tifosi azzurri che erano arrivati da ogni parte d'Europa allo Stadio friulano per la festa dell'annunciatissimo terzo tricolore. L'1-1 con l'Udinese (gol di Osimhen) aveva messo il sigillo a una stagione straordinaria. Alle ore 22.37 di quel giovedì, mentre Napoli a 850 chilometri di distanza impazziva di gioia, dopo aver stretto in un forte abbraccio anche i suoi collaboratori, la sua famiglia di campo, e il team manager Peppe Santoro, Luciano chiuse in pratica il rapporto con il Napoli. La missione si era compiuta. Aveva promesso a se stesso di vincere il primo scudetto in Italia, dopo aver quello russo con lo Zenit di San Pietroburgo, e il rapporto finiva qui.
[...] Spalletti torna a Udine accompagnato dai ricordi, sospeso tra l'indimenticabile passato del Napoli e il presente della Nazionale da costruire. Udine, dove Luciano ha lavorato due volte all'inizio della sua carriera, è un tuffo al cuore. Il calore di Napoli lo avverte sempre quando viene per osservare la sua ex squadra al Maradona e cenare con gli amici nel "Giardino di Cicciotto" a Marechiaro, dove in tante serate osservava i contorni della città affacciata sul Golfo e fantasticava su cosa sarebbe accaduto, quali colori e fuochi avrebbero potuto accendersi, se avesse vinto lo scudetto".
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