Calcio Napoli 1926
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rassegna

Spalletti si gode la bellezza: Di Lorenzo super, Osimhen e Kvaratskhelia eroi

napoli spalletti
Musica, ragazzi!

Emanuela Castelli

Le pagelle del Corriere dello Sport premiano il Napoli di Spalletti, che non sa andare sotto la sufficienza anche in quegli elementi che giocano poco, se non pochissimo. E' un'orchestra perfetta, ogni suono è melodia. Ogni passaggio un'opera d'arte.

Il Napoli dell'artista Spalletti

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Di seguito le pagelle del CorSport, evidenziate da CalcioNapoli1926:"Spalletti (all.) 8 Un giorno, quando smetterà, si farà compagnia con lo spettacolo costruito: una meraviglia per gli occhi altrui, figurarsi per i suoi.

Meret 6 La manata su Ricci è poco ortodossa ma ha un senso quando Sanabria la piazza sul palo.

Di Lorenzo 8  Incantevole: nella corsa sublime, nella personalità, nell’eleganza, nella spudorata superiorità fisico-intellettiva.

Rrahmani 6,5 Si può persino concedere una ventina di minuti da spettatore. Altrimenti, in ciabatte.

Ostigard (26’ st) 6 Rivede il campionato dopo quattro mesi, il campo dopo due: un premio alla serietà.

Kim 7,5 Trascinante, con quel coro - kimkimkimkim - che l’accompagna in ogni esagerata interpretazione.

Olivera 7,5 Ma com’è tenero quel cross per Osi. Il resto, è glassa sulla partita, con percussioni mai «volgari», anzi.

Anguissa 7 Distribuisce calcio e si accolla il lavoro sporco, governa come un imperatore le linee e i pensieri di chiunque.

Lobotka 6,5 Ha solo da togliersi da dosso la presenza fastidiosa di Vlasic e, con saggezza, va a cercarsi angoli per illuminare ciò che può.

Gaetano (40’ st) sv Annusa il Napoli, se lo gode da dentro.

Zielinski 7 Con una finta disorienta la mediana altrui, poi dall’angolo vede Osi, si prende il rigore. E di poco altro può accontentarsi.

Ndombele (20’ st) 7 Attacca chiunque, anche il vento frontale, si prende la scena e gli abbracci, perché non può deludere uno come lui.

Lozano 6,5 Se indovinasse le scelte. Ma pressa, spacca la difesa, sbaglia anche parecchio (un gol sicuro). E però c’è.

Elmas (20’ st) 6 Per fornire nuovi equilibri e ritrovarsi con un diavoletto capace di andare tra le linee, centralmente.

Osimhen 8,5 Il principe del gol va oltre le leggi della fisica: stacca di testa tra la folla sullo 0-1, resta sospeso nell’aria in solitudine sullo 0-3, ispira con il pressing lo 0-4. Al 25º gol stagionale, scatta il secondo bonus: ma i soldi non sono tutto, anzi son niente, dinnanzi alla standing ovation.

Simeone (26’ st) 6 Sembra insaziabile come gli altri.

Kvaratskhelia 8 Il tacco di Dio (senza voler essere blasfemi): ce l’ha nel sangue, nella testa, nella sua natura giocherellona, capace di vedere Olivera per mandarlo in sovrapposizione o di aprire l’area a Elmas".