È cominciato un nuovo tour de force, anche se presto sarà nuovamente interrotto. Anche perché il campionato sarà relegato in secondo piano per l'avvio dei Mondiali in Qatar, ai quali non parteciperà l'Italia. Una competizione che potrebbe dare al Napoli di Spalletti una boccata d'aria fresca in vista della vittoria finale della Serie A. Diversi sono i giovamenti del torneo mondiale, pochi gli azzurri in viaggio con le rispettive nazionali: il focus de La Gazzetta dello Sport.
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Aiuto Mondiale, Spalletti perderà solo sei azzurri: i gol restano a casa
Benedetto Mondiale, Spalletti potrà preparare al meglio la volata scudetto
Di seguito le parole riportate dal noto quotidiano italiano:
"Benedetto Mondiale. Mentre le rivali per lo scudetto perderanno tanti elementi di valore per la kermesse invernale in Qatar, restando praticamente senza attacco, il Napoli nello stesso periodo preparerà l’attacco... allo scudetto anche perché lì davanti resteranno tutti a casa, da Kravatskhelia ad Osimhen passando per Raspadori.
In pratica, mentre la Juve rischia di vedersi sottrarre una dozzina di elementi (compresi Milik, Vlahovic e Kostic), l’Inter saluterà tra gli altri Lukaku, Correa e Lautaro e il Milan una decina di calciatori (tra i quali gente del calibro di Leao, Maignan e Theo), Spalletti dirà “addio” solo a Kim (Corea del Sud), Lozano (Messico), Olivera (Uruguay), Zielinski (Polonia), Anguissa (Camerun) e Mario Rui (Portogallo).
Certi schemi vanno infatti provati e riprovati. Perché poi ciascun attaccante ha le sue caratteristiche e va mandato in porta in modo diverso. Tanto che fin qui la coppia Raspadori-Osimhen non ha funzionato (vedi match col Lecce) proprio perché non è stata abbastanza “oliata”.
A proposito, neppure la Nigeria di Osimhen si è qualificata e dunque il neo papà Victor non avrà ulteriori “distrazioni”. Per lui, che spesso ha patito qualche infortunio di troppo. Ci sarà tempo e modo di rifinire la preparazione e proprio dal punto di vista atletico per Spalletti il Mondiale si annuncia “salvifico”.
Lo scorso anno il suo Napoli partì vincendo le prime 8 gare di campionato salvo poi bloccarsi tra fine novembre e Natale (4 ko contro Inter, Atalanta, Empoli e Spezia). Nello stesso periodo stavolta gli azzurri invece si alleneranno, probabilmente andranno in Turchia ad Antalya per una mini tournée.
E disputeranno qualche test al Maradona per mantenere vivo l’entusiasmo della gente. Quell’entusiasmo che ha accompagnato l’avvio di stagione e che accompagnerà la ripartenza dopo il Mondiale quando inizierà quel campionato di “Clausura” che condurrà allo scudetto.
Un traguardo che non varrà il Mondiale ma che a Napoli può significare addirittura qualcosa in più. Ecco perché pur di vincerlo Spalletti chiederà a tutti un “sacrificio”, fare del Napoli la propria nazionale cui dare il massimo dell’impegno ma anche del senso di appartenenza perché in fin dei conti si può passare alla storia in diversi modi, anche vincendo qualcosa che all’ombra del Vesuvio manca dal ‘90. Guarda caso anche quell’anno si disputava il Mondiale. Erano notti magiche, come quelle che gli azzurri stanno vivendo in Champions".
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