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Spalletti sperimenta, ma ora si fa sul serio: col Lille ritorno al 4-3-3

Spalletti
Ma i sistemi di gioco sono solo "numeretti"

Mattia Fele

L'analisi odierna de La Repubblica si sofferma sulle tre amichevoli giocate dal Napoli e in particolare sui moduli utilizzati. Per tentare una sperimentazione, una variazione Spalletti ha optato diverse volte per un anomalo 4-2-3-1 che parte da una costruzione a 3 in fase di possesso, e passa per un 4-4-2 in fase di attesa. Poi ancora ha provato un 4-3-3 atipico con Raspadori mezz'ala, per finire anche con una difesa a 3 in un altrettanto atipico 3-5-2. D'altronde, se non in questo periodo, quando avrebbe potuto fare delle valutazioni del genere? Non di certo ripartirà in campionato da altro che non sia il 4-3-3.

L'analisi sui moduli di Spalletti

Spalletti
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Di seguito un estratto di quanto si legge sul noto quotidiano nazionale:

"Spalletti non ha fatto un riferimento esplicito al 4-2-3-1, ma l'esperimento che ha funzionato meno bene è stato proprio il cambio di modulo e il Napoli aveva concesso troppo agli avversari anche nelle precedenti amichevoli giocate durante la sosta. Suonano infatti come un campanello d'allarme i 6 gol subiti dagli azzurri nei tre test con Antalyaspor, Crystal Palace e Villarreal, sufficienti per convincere il tecnico a non lasciare la via vecchia per la nuova. Già dopodomani contro il Lille è dunque molto probabile il ritorno al più collaudato ed equilibrato 4- 3- 3, la cui unica controindicazione è il limitato spazio di inserimento per Raspadori, a cui il tecnico ha rivolto comunque parole dolci".