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(Getty Images)
L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sui due possibili moduli con Luciano Spalletti farà giocare il Napoli nella prossima stagione: il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Il suo Napoli avrà un modulo base di partenza, che sarà il 4-2-3-1, uno schema collaudato, che gli ha dato risultati apprezzabili in Italia e all’estero, dove ha addirittura vinto due campionati. Ripartirà, dunque, con quel modulo che ha distinto la parte finale dell’era Ancelotti e che ha caratterizzato i diciotto mesi di Rino Gattuso. Uguale, certo, ma che potrebbe essere diverso nell’applicazione.
Sul 4-2-3-1, allora, Spalletti inizierà a lavorarci dalla prossima settimana, da giovedì, quando il Napoli si trasferirà a Dimaro per cominciare il ritiro. Mancheranno i nazionali, almeno nella prima settimana, ma l’intenzione è di capitalizzare al massimo tutto il tempo a disposizione per consentire ai giocatori di assimilare le proprie idee. Ma la squadra dovrà essere in grado di adattarsi alle esigenze della gara, capace di essere duttile sul piano tattico. "Il 4-3-3? È l’alternativa più semplice, basta invertire vertice alto-basso e va da sé. Certo, è uno schema che terrò in considerazione. Ho parlato di 4-2-3-1 di base in funzione della palla agli avversari. Quando ce l’avremo noi sarà una rotazione semplice, sarà un quadrato che tecnicamente verrà scontato con i due mediani in verticale ed il mediano tra i centrali. L’importante è non tirare a campare", ha spiegato il tecnico toscano.
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