La sensazione è che il progetto tattico dell’allenatore fosse troppo ambizioso per trasmetterlo al gruppo in appena dieci giorni (scarsi) di preparazione e i discorsi sulla responsabilità che comporta vestire l’azzurro, uno dei cavalli di battaglia del c.t., si sono rivelati un boomerang. La squadra si è caricata di una eccessiva pressione negativa, che l’ha schiantata. Tre anni fa con Mancini dominava la leggerezza. Stavolta bastava guardare le facce dei giocatori quando scendevano dal pullman per capire cosa sarebbe successo e le parole di Xhaka, leader della Svizzera che ci ha umiliato, lo hanno confermato".
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