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(Getty Images)
Non ci resta che vincere, volendo scomodare la mitologia cinematografica toscano-napoletana, potrebbe essere il titolo dell’analisi firmata dopo Napoli-Roma. "Bisogna conquistare tutti i punti che restano". Lo ha detto Luciano Spalletti, l’ultimo ad arrendersi a cinque giornate dalle vacanze ma anche l’allenatore di una squadra che in due partite ha dovuto improvvisamente dividere lo sguardo e le attenzioni tra il primo posto, lontano ora 5 punti (dal Milan) e potenzialmente anche 6 (in attesa del recupero dell’Inter), e quel pacchetto ipoteticamente già blindato che vale la Champions.
Imprescindibile, fondamentale ma anche premio di consolazione di un gruppo che, come ha detto lui stesso, in due domeniche ha fatto di tutto tranne che esibire un ruolino da scudetto. E allora, la corsa a ostacoli: ce ne sono un bel po’ sulla strada del Napoli, ma fino a quando l’aritmetica non dirà che le speranze sono andate in malora, Spalletti e i suoi avranno il dovere di provarci. "Non c’è da fare alcuna scelta: dobbiamo giocare per vincere le partite. Non sono percentuali che ci restano, dobbiamo soltanto vincere il cento percento delle gare fino alla fine". L'edizione odierna del Corriere dello Sport riporta il discorso molto pratico che l’allenatore ha confezionato domenica dopo l’1-1 con la Roma. L’ennesima delusione di una stagione a due facce. Da scudetto in trasferta con 11 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta; indecifrabile in casa con 9 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte (come Verona e Sassuolo e due meno dell’Udinese, dodicesimo in classifica).
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