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(Getty Images)
Una Caporetto. Una disfatta. Come poche altre. Presi a schiaffi come una banda di scapoli che improvvisa la partita di calcio al sabato mattina. "Otto minuti di sciagurata follia", battezza il sito del Napoli. Luciano Spalletti arriva con qualcosa che sembra un sorriso. Ma non lo è. Ha il fuoco dentro, non si sente un re Travicello, ma è evidente che sulla stessa panchina su cui un tempo c'era un demonio con le sembianze di allenatore temuto e venerato dai giocatori, ora c'è un tecnico che perde colpi. L'edizione odierna de Il Mattino riporta la possibilità di un nuovo incontro fra Spalletti e De Laurentiis.
L'obiettivo era il ritorno in Champions, ma certe figuracce restano scolpite nella pietra. È un calo tutto d'un botto, una rimonta qui a Empoli mortificante contro una squadra che non vinceva da dicembre. "È mia la responsabilità, tutta mia", ripete come un mantra. Ha ragione, è sua. Ma non solo sua. Giusto il processo per il momento, senza buttare tutto a mare, però. Spalletti è quasi annichilito. La decisione di andare in ritiro è anche sua. Lui non si è opposto come invece fece Ancelotti e da cui scaturì l'ammutinamento. La tensione è alle stelle e oggi è probabile ci sia un nuovo incontro con De Laurentiis.
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