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Con un clamoroso colpo di scena, Luciano Spalletti ieri è stato nominato nuovo commissario tecnico della Nazionale Italiana. La FIGC non ha pagato la penale imposta nel contratto del tecnico, legato ancora al Napoli. Dunque si procederà per vie legali con De Laurentiis, anche se l'edizione odierna de La Repubblica ha svelato un retroscena importante.
Di seguito le parole riportate dal noto quotidiano italiano: "Luciano Spalletti smette di indossare l'azzurro dei campioni d'Italia per quello della Nazionale. Già finito il suo anno sabbatico, nessuno immaginava così presto, è durato circa 40 giorni. Diventa CT. Era fuggito per 'troppo amore', come disse per spiegare lo strappo del 3 maggio un minuto dopo lo scudetto, temeva di non ricambiare quanto i napoletani gliene davano. E in amore vince chi fugge, ma non dispiace a De Laurentiis. Luciano lo definiva 'Il Sultano', con un risolino più acido che divertito il mattino del 4 maggio al coffee-break dell'hotel Udinese ?La dimorét'. Ma l'adorazione dei sudditi lentamente svanisce. Basta leggere quel dettagli infilato tra le righe del presidente Chiavelli, genio delle clausole. Penale se l'allenatore cambia club o Federazione. Gravina balla sul vuoto, quindi".
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